mercoledì 7 gennaio 2015

Grazie Charlie Hebdo

Già 12 i morti di stamattina a Parigi, falciati a colpi di kalashnikov nella redazione di Charlie Hebdo -  già da anni nel mirino di gentucola che ha paura di ogni critica. Fra loro 4 fra i più grandi vignettisti francesi, inclusi il direttore Charbonnier, amaramente profeta nella sua ultima vignetta:
e il grande Wolinski, e ancora feriti gravi… Colpevoli di che? di fare satira vera - quella che non spara contro la Croce Rossa, perché non discrimina in base a chi fa più paura. Prima di tutto, lacrime e sangue, dolore e rabbia e solidarietà a ideatori e disegnatori trasformati, loro malgrado, in soldati in prima linea, falciati a decine così, nel cuore di Parigi. E gratitudine, si, vera gratitudine.
Per essere stati sempre al fianco di chi meritava di essere difeso; ora siamo tra quelle e quelli che vorrebbero dirvi, fra le altre cose, grazie.


E si, aveva ragione il Papa: siamo in piena terza (e anche quarta!) Guerra Mondiale, la guerra diffusa che si gioca non tra "paesi", ma tra i poteri e le ideologie. Resta intatto il concetto alla base di ogni guerra: la predazione e la sottomissione dell'altro; diversi i metodi e le strutture degli eserciti, e ancora più ambiziosi gli obiettivi finali. In buona sostanza, da una parte i terrestri, dall'altra chi li vuole scomandazzare, terrorizzare, sottomettere e sfruttare, fino ad azzerare ogni capacità di reazione. A qualunque titolo: che siano banche, o multinazionali, o dittatori, sceicchi e fanatici di ogni genere, e benché appaiano in conflitto fra loro, formano tutti divisioni dello stesso esercito - li accomuna affinità di intenti, e lo squisito mix di volgarità, avidità, crudeltà, bassezza che fa ribrezzo. Da un lato, gente inerme; il più delle volte intenta ai propri affari quotidiani (sopravvivere, o riparare qualcosa, difendere magri diritti), dall'altra esseri armati fino ai denti, in risse  - sempre! - da mille contro 1.
Attenzione: noi donne, le dimenticate dalla storia - siamo sempre nei pensieri di costoro. Siamo il loro primo target. Perché l'intera umanità si schiavizza meglio se si divide il lavoro in due... se lo si prepara dividendo per bene il territorio da schiavizzare in territori minori e separati, e si inizia a incatenarne per bene una prima metà: non lo dimentichino mai, i libertari incapaci di essere solidali con le donne.
Serve stringere i nostri eserciti, creare un solido asse fra gli attivismi: quelli per i diritti, l'equità di genere, la sostenibilità e la pace.

Diritti

Equità di genere

Pace

Sostenibilità

Non si possono separare aspetti che sono tutti facce della stessa cosa. E non si può abbassare la guardia; al contrario: alziamo il tiro.





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