martedì 25 giugno 2013

Le dimissioni della ministra non sono una ragione per smembrare il Ministero delle Pari Opportunità

Femminicidio, violenza e discriminazioni non si combattono a parole, ma tramite le azioni e istituzioni serie. E' gravissimo che, nel giro di poche ore dalle dimissioni della ministra Josefa Idem, il premier abbia serenamente annunciato che le sue deleghe "saranno ridistribuite. Scrivono dunque al Premier le oltre 50 associazioni aderenti all'Accordo di Azione Comune:
Onorevole Presidente Enrico Letta,
a prescindere dal merito delle dimissioni della Ministra delle pari opportunità, riteniamo preoccupante quanto da Lei dichiarato in merito a una redistribuzione delle deleghe di cui la Ministra era titolare.

Riteniamo infatti essenziale che vi sia nel Governo un punto di riferimento per le politiche nei confronti delle donne in un momento in cui la crisi economica le colpisce doppiamente in quanto lavoratrici e in quanto erogatrici di lavoro di cura: problemi quali  la disoccupazione femminile, in particolare delle giovani,  il precariato che penalizza le donne più ancora degli uomini, la violenza perpetrata contro le donne, la necessità di difendere l'immagine femminile contro le distorsioni operate sui media, la carenza di servizi sociali dovuta alle ridotte risorse degli enti locali, la esigenza di promuovere la parità della presenza delle donne nelle istituzioni e nei luoghi decisionali non possono essere trascurati.

Consideriamo pertanto necessaria la nomina di una donna, Ministra o Sottosegretaria per Le Pari Opportunità, che abbia un curriculum di attività in favore dei diritti delle donne e che sia in grado tra l'altro, di avere un rapporto di interlocuzione con l'insieme dell'associazionismo femminile. 
Fiduciose che Ella comprenderà la rilevanza del problema, restiamo in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro.
Accordo  di Azione Comune per la Democrazia Paritaria, 25 giugno 2013

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