venerdì 7 giugno 2013

Femminicidio, preti e Madonne. E la spiritualità scippata alle donne.

Le pagine femminili su facebook sono oggetto di numerosi commenti provocatori da parte di pagine sessiste. Ma non basta: fioccano anche ripetuti richiami moralistici da parte di pagine (strettamente collegate alle prime), che si ammantano di anacronistico moralismo religioso.
Cari, cari moralizzatori! non siamo fra quell* che si lasciano scippare la spiritualità dai bigotti e dai sepolcri imbiancati. Respingiamo al mittente le avvertenze sull'inferno e vi consigliamo di aggiornarvi, a partire dalla visione di questo bellissimo documentario: 


Cari saluti.





1 commento:

  1. La bibbia legittima in pieno l'inferiorità femminile: basterebbe leggere san Paolo a corinzi ed efesini: "la donna stia in silenzio\non le è consentito insegnare\stia sottomessa al marito".
    Inserisco i versetti precisi:
    “La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. Poiché non permetto alla donna d’insegnare, nè d’usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione; nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia” (1 Timoteo 2:11-15),
    e ai Corinzi: “Come si fa in tutte le chiese dei santi, tacciansi le donne nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare, ma debbono star soggette, come dice anche la legge” (1 Corinzi 14:34).
    “Il marito è il capo della moglie” (Efesini 5,23).

    Il cristianesimo verte su un concetto di dio maschile (che è padre, perché lo stesso Gesù lo rivela così) e la Madonna "non è dio", bensì "la serva del signore", come si legge nel vangelo di Luca: "Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei." è quindi subordinata a Dio padre e a Gesù: non esiste "la femminilità" nella trinità cristiana.
    Gesù non era misogino, su questo siamo d'accordo, ma la religione patriarcale è misogina, e i diritti delle donne non possono essere promossi e approvati in contesti religiosi e teocratici.
    Per cui, non c'è da stupirsi se a remare contro i diritti delle donne sono proprio i religiosi.

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