Vi segnalo i botta-e-risposte intercorsi con le istituzioni sul tema del monitoraggio di genere sui media del servizio pubblico. In data 14 maggio 2013 abbiamo inoltrato la seguente comunicazione, a:
Presidente della Rai Anna Maria Tarantola,
Direttore Generale della Rai Luigi Gubitosi,
Ministra Pari Opportunità Josefa Idem,
Ministro Sviluppo Economico Flavio Zanonato,
Vice-Ministro Sviluppo Economico Antonio Catricalà,
Vice-Ministro Sviluppo Economico Antonio Catricalà,
e p.c. Presidente C.P.O. Rai Maria Pia Ammirati, Presidente Camera dei Deputati Laura Boldrini
Oggetto: Monitoraggio di genere
Il Contratto di Servizio Pubblico 2010 - 2012 ha segnato una data storica per la storia delle donne italiane: per la prima volta sono stati inseriti 13 emendamenti sull'immagine delle donne nella televisione pubblica. Dei 13 emendamenti, però, al momento è stato messo in pratica solo l'art. 2, comma 7 - che impegna la RAI a monitorare i programmi sotto il profilo di una rappresentazione plurale e non stereotipata dell'immagine femminile.
L’Osservatorio di Pavia che è stato incaricato del monitoraggio [e della cui ultima ricerca: “Chi fa (la) notizia in Europa?” alleghiamo i risultati], ha consegnato i dati a novembre 2012, come ci ha informato la lettera di congratulazioni per il primo importante frutto della nostra azione che l'on. Zavoli ha inviato alle firmatarie dell'Appello Donne e Media.
Successivamente, a febbraio di quest'anno, durante un'iniziativa organizzata a Milano dal settimanale femminile "A", il Dr. Gubitosi ha accennato al monitoraggio ma ancora oggi non ne abbiamo potuto avere visione. Sollecitiamo quindi la pubblicazione dei dati, quanto mai urgente in un periodo di continue violenze - verbali e fisiche - contro il genere femminile.
I media e la televisione in particolare hanno infatti una pesante responsabilità nei confronti di questo fenomeno che la cronaca di questi giorni ci riporta, quasi giornalmente,
in tutta la sua gravità.
In attesa di un pronto riscontro porgiamo distinti saluti.
DonneinQuota, La Presidente Donatella Martini
Ecco le prime risposte:
Gentile Donatella Martini,
il sondaggio del novembre 2012 è un sondaggio parziale e di tipo sperimentale da me voluto, a seguito del quale è stata avviata una rilevazione sistematica e completa. Non appena i dati saranno disponibili sarà mia cura farglieli avere e pubblicarli sul sito Rai. Cordialmente,
Anna Maria Tarantola
Gentile Donatella Martini,
la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto la sua e-mail e ne ha preso visione. Al riguardo, desideriamo comunicarle che la Presidente ha disposto che copia della sua e-mail sia trasmessa alla Commissione parlamentare competente, affinché i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che riterranno appropriate.
Con i migliori saluti
Segreteria Laura Boldrini
Gentile Presidente,
incontrerò lunedì presidente e direttore generale RAI e caldeggerò la Sua giusta richiesta.
Antonio Catricalà
Dunque, riassumendo:
• la Rai firma il contratto di servizio 2010 – 2012 solo nel 2011 e, per quanto riguarda i 13 emendamenti sull’immagine della donna, non lo applica
• contrariamente a quanto tutti, Zavoli compreso, pensavamo il monitoraggio commissionato all’Osservatorio di Pavia NON è stato fatto in ottemperanza all’art. 2 comma 7 del contratto di servizio
• la Presidente della Rai non solo non si preoccupa di far rispettare i 13 emendamenti, ma commissiona un monitoraggio parziale e sperimentale (e perché?) che non è indicativo e che quindi non serve
• siamo a maggio del 2013, si sta discutendo il nuovo contratto di servizio (di cui non sappiamo ancora niente) e stiamo ancora perdendo tempo.
Speriamo che gli interventi di Boldrini e Catricalà servano a riportare il tema sotto i riflettori.
Noi comunque vigiliamo perché ciò avvenga.
Donatella Martini, DonneinQuota
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