giovedì 6 agosto 2020

La doppia preferenza diventa legge dello Stato. Ora i partiti candidino le donne

di Noiretedonne • Oggi, 6 agosto 2020, le agenzie di stampa lanciano la notizia: "il Senato ha approvato in via definitiva, con 149 voti a favore, 98 astenuti e nessun contrario, il decreto legge per la parità di genere nelle liste per le elezioni regionali. Il provvedimento è quindi convertito in legge".
Noi Rete Donne, che raggruppa numerose associazioni femminili impegnate per la democrazia paritaria, esprime la propria grande soddisfazione per l'approvazione da parte di entrambi i rami del Parlamento del decreto legge sulla doppia preferenza di genere per le prossime elezioni regionali in Puglia, che così diventa legge dello Stato.

Un atto dovuto nei confronti delle donne pugliesi, che hanno tenacemente perseguito l'obiettivo di applicare anche in Puglia la Costituzione e le legge nazionale, e che alle prossime consultazioni regionali del 20 e 21 settembre potranno finalmente votare con la doppia preferenza. 
Noi Rete Donne, che lavora per ottenere questo risultato oramai da un decennio, continuerà a rivolgere la propria attenzione alle regioni, anche a statuto speciale, che ancora non si sono adeguate
Intanto, un ringraziamento va al Governo, a cominciare dal Presidente Giuseppe Conte e al ministro Francesco Boccia, che ha efficacemente esercitato il potere sostitutivo, così come costituzionalmente previsto, aprendo la strada a una reale democrazia paritaria, altrimenti incompiuta.
Però, la doppia preferenza di genere non basta: i partiti ora candidino le donne. Le liste devono corrispondere alla società. Liste prevalentemente di uomini non sarebbero solo censurabili giuridicamente, ma darebbero un pessimo segnale della distanza dei partiti dalla società pugliese, incrementando di conseguenza la disaffezione nei confronti della politica. Vale per tutte le regioni in cui si vota a settembre, con qualunque meccanismo elettorale. Ma soprattutto per la Puglia e la Liguria, ove per la prima volta si voterà con il meccanismo della doppia preferenza di genere.
Daniela Carlà, coordinatrice di Noiretedonne

Nella foto sotto, le delegazione di Noi Rete Donne con la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni: uno degli incontri per la presentazione della proposta per il 50 e 50 in tutte le nomine pubbliche. Il riequilibrio di genere non è rinviabile.



Nessun commento:

Posta un commento