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lunedì 30 novembre 2020

Next Generation EU e rispetto del 50e50 nelle nomine: Noiretedonne scrive a Conte

Rimandando anche alle indicazioni per un equilibrio di genere nelle nomine pubbliche, tema cruciale continuamente disatteso, riportiamo di seguito la nota con cui Noi Rete Donne si è rivolta direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte:

Gentilissimo Presidente,

nelle prossime settimane si definirà il piano di ripresa e resilienza collegato al Next Generation EU. In queste ore ore la stampa e i media stanno riportando la notizia della possibile della costituzione di un organo esecutivo e di una task force. Abbiamo avuto modo di apprezzare, in molte occasioni, le sue parole in merito all’importanza della presenza delle donne nei luoghi decisionali e al valore strategico che le donne rappresentano nella fase della ripresa.

[in proposito riportiamo anche le parole del Presidente Conte pronunciate in occasione della giornata contro la violenza, ndr] :



Noi Rete Donne ha l’obiettivo di garantire il principio di uguaglianza e rappresentanza paritaria in tutte le sedi decisionali, anche nelle nomine pubbliche sia governative che parlamentari.

In tal senso abbiamo predisposto una proposta per una legge che risolva il problema strutturale della disparità di genere, anche assicurando il riequilibrio in tutte le nomine e designazioni pubbliche. 

In questa situazione straordinaria, in attesa di dar corso al provvedimento legislativo da noi auspicato, le chiediamo di rispettare nelle designazioni e nelle nomine per definire e gestire il piano di ripresa e resilienza, l’equilibrio di genere nominando 50% di donne e 50% di uomini.

È proprio l’eccezionalità e la serietà della situazione che richiedono un’assunzione condivisa delle responsabilità.


29 Novembre 2020, 

per Noi Rete Donne: Marisa Rodano, Daniela Carlà, Laura Onofri Grisetti, Giovanna Martelli




giovedì 10 settembre 2020

Lettera agli sponsor del Festival della Bellezza #tuttimaschi

Gentilissimi,

Noi Rete Donne, network fra numerose competenze femminili in posizioni autorevoli nelle istituzioni e nel giornalismo, operante da vari decenni sui temi del riequilibrio dei generi, desidera riflettere con Voi riguardo all’evento finanziato dalla Vostra Azienda, che costituisce la rappresentazione deteriore e non etica del tema che si propone di scandagliare e discutere nelle sue diverse declinazioni.



Il Festival della Bellezza, che è in corso a Verona, e che vanta il Vostro sostegno concreto e dovizioso, sta inanellando pessime figure sotto il profilo comunicativo ed educativo, soprattutto, in virtù della sua struttura maschiocentrica (fra i relatori annovera un’unica donna; l’altra, in quanto pianista, ha il ruolo di accompagnatrice), dà un’immagine falsata e parziale della realtà, della società, del mondo (e anche della Vostra clientela, che, siamo certe, si compone di uomini e di donne), rischiando di riflettere l’ombra lunga della sua distorsiva interpretazione anche su chi lo sostiene e finanzia.

Già alcuni incidenti di percorso avvalorano il nostro profondo sconcerto al riguardo, creando quello che a Padova si suole definire: “Peso el tacon del buso”.

L’alibi risibile che numerose donne autorevoli e titolate, interpellate per mantenere un equilibrio di genere, abbiano declinato l’invito, non regge: guarda caso, si trattava di personalità straniere che, in piena pandemia, avrebbero potuto trovare difficoltà a spostarsi. I nomi dei partecipanti di genere maschile, tutti italiani, naturalmente, erano tutti disponibili, secondo i cachet coperti dagli sponsor.

Ci chiediamo:

possibile che fra tutte le italiane, protagoniste della cultura e dello spettacolo, non ce ne fosse nessuna all’altezza, per fama e pensiero, di uno di questi signori presenti nel programma?

Per loro, e i loro onorari non certo convenienti, il costo è sostenuto dagli sponsor, mentre sul pagamento dei diritti di un’artista si risparmia, acquisendo sul web [e utilizzandola senza averne diritto, ndr] l’immagine utilizzata nella locandina?

Oltretutto, si tratta dell’immagine di una ragazzina, che poco si coniuga col tema di Eros e bellezza (a meno che non si voglia elevare un inno alla pedofilia), come ha fatto notare la stessa autrice, Maggie Taylor, che solo ora è venuta a conoscenza dell’abuso sul copyright, in atto da più edizioni.

Gli organizzatori stanno costruendo un muro di gomma, celandosi dietro favolette fantasiose per giustificare la propria superficialità scientifica:

la violazione del copyright di una artista straniera, che ha giustamente fatto sentire le proprie ragioni; un programma, come Vi abbiamo già sottolineato, del tutto squilibrato, dove l’approccio alla bellezza e all’Eros, è univoco;

una pregiudiziale dell’ipse dixit che toglie autorevolezza all’evento, trasformandolo in una kermesse circense.

Vi invitiamo, pertanto, visto il Vostro ruolo e le Vostre competenze, a voler intervenire nei confronti dell’organizzazione dell’evento, affinché il Festival abbia una struttura binaria tale da non oscurare il pensiero femminile in materia, dandogli eguale dignità rispetto a quello maschile.

Nella speranza di un’auspicata risposta e di facta concludentia, vogliate gradire i sensi della più viva stima.

Noi Rete di Donne

Marisa Rodano, Daniela Carlà, Annamaria Barbato Ricci, Donatella Caione, Sabrina Cicin Marzetti 


La lettera è stata inviata ai Sigg:

Presidente della BCC Cerea Banca, Luca Paolo Mastena

Vice Presidente Vicario, Renzo Manfrè

Vice Presidente, Luca Bezzetto

e inoltre a:

Cattolica Assicurazioni; Athesis gr.editoriale; Centro Porsche Verona; AGSM Verona; Newchem; DAS difesa legale; Zanolli srl; BCC Cerea Banca; Phoenix Group; Vagheggi SpA; Az.agricola Bulgarini; Assigeco Srl; Terranostra Ass. provinciale Agrituristica; Ass. Culturale VIemozioneRETE

e ai Patrocini: ESU Verona, Consiglio notarile Verona

giovedì 6 agosto 2020

La doppia preferenza diventa legge dello Stato. Ora i partiti candidino le donne

di Noiretedonne • Oggi, 6 agosto 2020, le agenzie di stampa lanciano la notizia: "il Senato ha approvato in via definitiva, con 149 voti a favore, 98 astenuti e nessun contrario, il decreto legge per la parità di genere nelle liste per le elezioni regionali. Il provvedimento è quindi convertito in legge".
Noi Rete Donne, che raggruppa numerose associazioni femminili impegnate per la democrazia paritaria, esprime la propria grande soddisfazione per l'approvazione da parte di entrambi i rami del Parlamento del decreto legge sulla doppia preferenza di genere per le prossime elezioni regionali in Puglia, che così diventa legge dello Stato.

Un atto dovuto nei confronti delle donne pugliesi, che hanno tenacemente perseguito l'obiettivo di applicare anche in Puglia la Costituzione e le legge nazionale, e che alle prossime consultazioni regionali del 20 e 21 settembre potranno finalmente votare con la doppia preferenza. 
Noi Rete Donne, che lavora per ottenere questo risultato oramai da un decennio, continuerà a rivolgere la propria attenzione alle regioni, anche a statuto speciale, che ancora non si sono adeguate
Intanto, un ringraziamento va al Governo, a cominciare dal Presidente Giuseppe Conte e al ministro Francesco Boccia, che ha efficacemente esercitato il potere sostitutivo, così come costituzionalmente previsto, aprendo la strada a una reale democrazia paritaria, altrimenti incompiuta.
Però, la doppia preferenza di genere non basta: i partiti ora candidino le donne. Le liste devono corrispondere alla società. Liste prevalentemente di uomini non sarebbero solo censurabili giuridicamente, ma darebbero un pessimo segnale della distanza dei partiti dalla società pugliese, incrementando di conseguenza la disaffezione nei confronti della politica. Vale per tutte le regioni in cui si vota a settembre, con qualunque meccanismo elettorale. Ma soprattutto per la Puglia e la Liguria, ove per la prima volta si voterà con il meccanismo della doppia preferenza di genere.
Daniela Carlà, coordinatrice di Noiretedonne

Nella foto sotto, le delegazione di Noi Rete Donne con la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni: uno degli incontri per la presentazione della proposta per il 50 e 50 in tutte le nomine pubbliche. Il riequilibrio di genere non è rinviabile.



lunedì 2 dicembre 2013

Se non è paritaria che democrazia è?

C'è poco da girarci intorno: se non è #paritaria non è democrazia. Dunque è ora di andare a fondo dei problemi che impediscono a questo paese una piena partecipazione delle donne, a partire da quelli legati alle leggi elettorali. 
L'Accordo di azione comune per la democrazia paritaria ha organizzato per martedì 3 dicembre, a Roma, un importante incontro pubblico sulle riforme delle leggi elettorali: presso la sede del Parlamento Europeo (via IV Novembre n. 149). Fra i vari interventi quello di Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato.
Per info e contatti: Daniela Carlà e Roberta Morroni

giovedì 31 ottobre 2013

Donne contro le mafie: in pensieri, parole e opere

Il prossimo 6 novembre avrà luogo a Roma un importante incontro, sul tema "parole e azioni di donne contro le mafie". Intanto abbiamo appreso di nuovi arresti nella 'ndrangheta grazie a Lea Garofalo

Sembra acclarato che, in tema di mafie, le donne sentono, vedono e parlano più degli uomini. I quali, rispetto alle donne, vi sono invece coinvolti in modo proporzionalmente inverso (così come in ogni altro settore) ai livelli di potere. 


Assenze di cui, nel caso, andiamo fiere.
L'incontro che si terrà a Roma (dalle h. 16 presso Pegaso, Università Telematica in Via di S. Pantaleo, 66) è promosso nell’ambito di un progetto più ampio: il ciclo ‘Corruzione e illegalità. Il NO delle donne’, che ha al suo attivo già numerose iniziative. 
Il 6 novembre 2013 parleranno le autrici di 3 libri sulla mafia: Rosaria Capacchione (Giornalista e Parlamentare), autrice di L'oro Della CamorraLaura Caputo, (Giornalista); autrice di Il Castello Di San Michele, e Paola Di Nicola (Magistrata), autrice di La Giudice.
Parteciperanno inoltre Isa Ferraguti (già Senatrice e Presidente Cooperativa Libera Stampa - Editrice Noidonne), Maria Rosaria Lanzetta (la coraggiosa ex-Sindaca di Monasterace), Sonia Mecenate (Dirigente del Ministero dell’economia e delle Finanze),  Monica Soldano (giornalista e direttora di Radio Cento Passi).
Il dialogo con le partecipanti sarà condotto da Marisa RodanoRoberta Morroni e Daniela Carlà di Noi Rete Donne, e Tiziana Bartolini di Noi Donne. Si tratta di un dibattito prezioso per tutte (e tutti) noi; in particolare per chi sente che, il dialogo sul tema, va sostenuto ogni giorno, in ogni ambito, da ciascuna (e ciascuno) di noi.


E aggiungiamo.. diversi nomi citati sopra li ritroverete anche nel progetto EticaPA per una nuova etica pubblica. Il che, diciamolo, non è un caso.