• di Gabriella Anselmi, Presidente di ALEF
Ho pensato da tempo di raccontare la storia dell'avventura di Alef – Associazione per la Leadership & l’Empowerment Femminile, le cui protagoniste sono state sei donne.
Avventura che ha avuto fasi alterne. Costituita a Roma nel 2007 a partire da una esperienza vissuta in seno alle attività della Consulta femminile della Regione Lazio, che nel 2006 aveva organizzato un corso di 40 ore annuali sulla leadership e l’empowerment femminile. Siamo state una quindicina di donne a frequentarlo, tutte appartenenti all’associazionismo femminile: Presidenti o delegate di associazioni/federazioni.
I nostri docenti sono stati Giuseppe Pasero e Maria Cristina Lombardini, entrambi ottimi professionisti. Per Maria Cristina sarebbe più giusto dire eccellente.
Al termine del corso, io che ero da anni una docente formatrice e progettista, e amo sviluppare e mettere in pratica quanto appreso, lanciai l’idea di rimanere in contatto ed informarci sulla possibilità di preparare e presentare un progetto di tipo formativo rispetto al quale mi ero cimentata diverse volte nel passato. Abbiamo trovato un progetto interessante, in cinque più M. Cristina, abbiamo costituito la nostra Associazione e insieme il progetto correlato. Lo abbiamo strutturato, presentato e vinto, risultando il primo! Da lì siamo partite. Lo abbiamo realizzato in pieno fino al giorno in cui abbiamo consegnato gli Attestati alle nostre corsiste. Che grande emozione! Ore e ore di lezioni, incontri con i/le mentori, dibattiti, gruppi di lavoro, faldoni e faldoni di documentazione …
C’è stata poi una stasi creata da un colpo gravissimo: il compenso stabilito per contratto è stato elargito solo in misura minima, il 10%, provocando nell’Associazione un colpo molto duro e non solo di carattere economico.
Comunque abbiamo continuato ad impegnarci come ALEF con l’università, le scuole e con le associazioni di appartenenza primaria rimanendo fra noi collaborative.
Oggi, preso atto del nostro ricco bagaglio di saperi e di capacità professionali, del nostro curriculum associativo, dei curricula personali di noi socie fondatrici, di essere state le antesignane di tematiche ora molto gettonate, di aver parlato ma soprattutto messo in pratica per prime il mentoring e l’Osservatorio di genere, di aver “portato” Il nostro progetto in Europa [convegno UWE (University Women of Europe), Manchester 2008] dove ottenne un grande successo, di aver sempre continuato, anche se più sommessamente, il nostro impegno associativo, abbiamo deciso di rimetterci pienamente in gioco anche con l’ inclusione di vecchie e nuove amiche care e professioniste eccellenti.
Il numero di socie è importante: per lo scambio di saperi e di idee, per gli sbocchi ed il rafforzamento complessivo dell’Associazione, per ragioni economiche, per realizzare iniziative culturali e progetti validi, innovativi.
Comunque si può realizzate tutto ciò anche in poch* se i compiti sono ben distribuiti e coordinati in un rapporto di stima e fiducia reciproca. Vogliamo quindi continuare il percorso intrapreso tanti anni fa e dare maggior visibilità alle attività di ALEF che ha una sua specificità nello scenario dell’associazionismo femminile e femminista non solo italiano.
Incrociamo le dita. Il futuro ci dirà se questa scelta consapevole è stata veramente vincente!
Le interessate a collaborare scrivano a > gabriella.anselmi@libero.it
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