Mentre dalla Costa Azzurra l'uragano va verso l'Italia, questa volta partiamo dalla fine.
Signori e signore, poiché esiste uno Stato di Emergenza Climatica e Ambientale Planetario, se avessimo un Presidente del Consiglio che sa vedere, e ascoltare, sarebbe già dichiarato da un pezzo lo Stato di Emergenza Ambientale Nazionale.
Ora i morti tracimati dalle piene non sono più in qualche lontana favela, né in qualche povero paese di poveri, liquidati di default in un trafiletto.
Ora i morti sono europei (anche) in località fiori all'occhiello dei rispettivi paesi.
Signori e signore, poiché esiste uno Stato di Emergenza Climatica e Ambientale Planetario, se avessimo un Presidente del Consiglio che sa vedere, e ascoltare, sarebbe già dichiarato da un pezzo lo Stato di Emergenza Ambientale Nazionale.
Ora i morti tracimati dalle piene non sono più in qualche lontana favela, né in qualche povero paese di poveri, liquidati di default in un trafiletto.
Ora i morti sono europei (anche) in località fiori all'occhiello dei rispettivi paesi.
Quando alcuni iniziavano ad avvertire cosa sarebbe successo (la mamma di chi scrive era già fra quelli), la replica più frequente era: "si! a sentire gli ecologisti, fra 20 anni.." Poi venne il tormentone "le stagioni non sono più quelle di una volta" - anch'esso con sfumatura ironica, come fosse la solita cazzata (assurda) assurta a neo-luogocomune. Ma in realtà, le "allarmiste" previsioni ecologiste erano addirittura ottimistiche: si stanno avverando tutte, ma in peggio. Le ecologiste (qui si, donne in prima fila) e gli ecologisti sono ancora lì - ci sono sempre stati - ma nessuno li ascoltava allora e nessuno li ascolta adesso. Eppure l'Emergenza Climatica Planetaria non la stiamo inventando noi Cassandre, è un fatto assodato e dichiarato dall'Onu. E anche da Obama. E anche dal Papa. Ed è chiara da tanto a chiunque capisca di territorio e, francamente, a ognuno che abbia un cervello. Dunque, se esiste una emergenza planetaria, ogni governante che abbia cervello dovrebbe dichiarare l'emergenza nazionale.
Ma qui no; e secondo la politica dominante, ignorante e suicida, che impera quasi ovunque, no [e diciamo quasi ovunque, perché le eccezioni ci sono].
Macché; qui (e quasi ovunque) nessuna emergenza nazionale, non vorremo mica allarmare le masse eh.
Ma quel che ci allarma, in verità, è l'irresponsabilità con cui, dove si decide, si continua a far finta di nulla. Peggio: là dove non si fa finta di nulla, e si lanciano allarmi, anche là si fa un doppio gioco.
Macché; qui (e quasi ovunque) nessuna emergenza nazionale, non vorremo mica allarmare le masse eh.
Ma quel che ci allarma, in verità, è l'irresponsabilità con cui, dove si decide, si continua a far finta di nulla. Peggio: là dove non si fa finta di nulla, e si lanciano allarmi, anche là si fa un doppio gioco.
Per questo, in vista di Parigi 2015, occorre mobilitarsi. Informarsi e partecipare.
Signori e signore, poiché esiste uno Stato di Emergenza Planetario, se avessimo un Presidente del Consiglio responsabile sarebbe già dichiarato da un pezzo lo Stato di Emergenza Nazionale. Perciò da qui, voce che grida nel deserto, (ancora) noi lo chiediamo: vogliamo si dichiari lo Stato di Emergenza Ambientale, e un Piano Nazionale per l'Emergenza Climatica, con tutto quello che ne consegue.
In primis archiviazione di tutti i progetti suicidi (e ridicoli) a partire di quelli per bombe marine e trivellazione del mare. E poi leggi serie e decreti immediati volti a salvare il territorio, a ridurre emissioni e a valorizzare l'ambiente e dunque a incentivare il turismo. Leggi che porterebbero subito alla gente lavoro, e lavoro, e lavoro, e a tutti vera ricchezza.
Cari politici, ma di quale crescita stiamo parlando? basta: smettete di promettere la luna, svendendo la Terra.
Tanto alla luna che promettete non crediamo. Vogliamo invece la Terra: qui, e ora; la vogliamo perché non è nostra, ma degli esseri viventi presenti e futuri, dei nostri bambini e dei loro bambini.
PS : qualcuno, quasi un anno fa, fece sul clima una interrogazione al Minsitro dell'Ambiente Galletti. Si, avete indovinato: la risposta, ad oggi, è il silenzio.
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