Quando si parla di cambiamento climatico appare sempre come qualcosa di astratto: pochissimi davvero se ne preoccupano: troppo difficile realizzare di cosa si tratta davvero. Certo, può aumentare la temperatura e alzarsi il livello del mare, ma che significa in realtà, per me personalmente, cosa significherà per i miei figli?
Possiamo farci un'idea su Un mondo sott’acqua: il sito (creato dalla piattaforma di crowdfunding ambientale Carbon Story), combina immagini di Google Street View con grafici a onde mostrando come l'innalzamento già in atto del livello del mare cambierebbe lo stato fisico di siti famosi, così come delle vie sotto casa nostra. Con ciò dà l'opportunità di comprendere concretamente di cosa si parla - sperando sempre più persone vogliano partecipare alla soluzione del problema; e un modo è attivarsi per compensare le emissioni utilizzando proprio le indicazioni Carbon Story, e di attivarsi nella comunicazione - ma soprattutto è ai politici e alle politiche che parliamo.
Possiamo farci un'idea su Un mondo sott’acqua: il sito (creato dalla piattaforma di crowdfunding ambientale Carbon Story), combina immagini di Google Street View con grafici a onde mostrando come l'innalzamento già in atto del livello del mare cambierebbe lo stato fisico di siti famosi, così come delle vie sotto casa nostra. Con ciò dà l'opportunità di comprendere concretamente di cosa si parla - sperando sempre più persone vogliano partecipare alla soluzione del problema; e un modo è attivarsi per compensare le emissioni utilizzando proprio le indicazioni Carbon Story, e di attivarsi nella comunicazione - ma soprattutto è ai politici e alle politiche che parliamo.
Alcune foto realizzate mostrano come si presenteranno, se non si frena la tendenza attuale, luoghi di monumenti famosi da Roma a Mosca, da Parigi a New York. Ma ancor più interessante è la funzione del sito che consente di visualizzare qualunque zona – anche quella sotto casa nostra – rendendo più concreta la percezione della realtà che ci aspetta.
In realtà la versione fornita non è scientifica, ma solo indicativa: perché non si basa su dati specifici locali del potenziale livello del mare, ma genera automaticamente, per ogni zona, un grafico di onda standard. Non rispecchia il diverso comportamento a seconda dell'altezza geografica: dunque alcune aree, nella realtà, potrebbero presentarsi molto più sommerse oppure meno. Per questo un altro strumento meno appariscente ma più preciso, il Surging Seas, stima dove e quanto salirà il livello del mare, fornendo per alcune città anche dati su densità di popolazione, valore delle proprietà e vulnerabilità sociale dei diversi quartieri.
Strumenti utili, perché guardare concretamente la direzione che ha preso il pianeta aiuta a capire: come riferito nel marzo scorso dal gruppo intergovernativo ONU sul cambiamento climatico, i cambiamenti in atto stanno già alzando il livello del mare e l’acidificazione degli oceani. Se lasciato incontrollato questo processo devasterà l'approvvigionamento di cibo scatenando ulteriore insicurezza alimentare e guerre nel mondo.
Non ne abbiamo ancora abbastanza di crisi, povertà e conflitti? Non è di questo che dovrebbero occuparsi i nostri governanti? Di dare sicurezza e pace?
Il futuro è fatto solo di questo: sicurezza e pace. Cose che non si ottengono venerando astrattamente l’idea di una “crescita” che non si può ottenere perpetuando sistemi volti a consolidare potere personale, concentrazione di ricchezze nelle mani di pochi, incremento di strumenti d’azione utili a farsi guerre l’un l’altro. Né ci consola la certezza che con noi sprofonderanno anche gli scranni dei politici, se continuerà la cieca politica predatoria che, sola, domina da sempre:
Pace. Salvaguardia del clima. Rispetto e difesa delle risorse. Salvezza delle foreste e del suolo. Libertà dei semi. Libertà alimentare. E – conditio sine qua non perché tutto questo sia perseguito e ottenuto: vera partecipazione femminile. Educazione, cultura del rispetto.
Pace. Salvaguardia del clima. Rispetto e difesa delle risorse. Salvezza delle foreste e del suolo. Libertà dei semi. Libertà alimentare. E – conditio sine qua non perché tutto questo sia perseguito e ottenuto: vera partecipazione femminile. Educazione, cultura del rispetto.
Noi vogliamo questi temi in cima all’agenda: nessuno parli di equità e di crescita senza dimostrare di averci capito qualcosa e dunque di sapere dare, a tutto questo, vera priorità politica.
Non a caso questo post esce oggi, cosiddetta Festa della Mamma. A tutte le madri - naturali o adottive, auguri. A tutte le non-madri anche. Ma ricordiamo che abbiamo una sola madre che ci ha generato e ci ricomprende tutti: ed è Madre Terra.
Ottimo giorno, dopotutto, per invitare ad aprire gli occhi: fermiamo il matricidio.
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