Care amiche buongiorno (o buonasera.. a seconda dell'ora in cui leggerete). Scrivo su questo spazio femminile per la prima volta, e
innanzi tutto ringrazio per avermi dato la possibilità di farlo.
Mi chiamo Marinella Colombo e sono la mamma di due bambini praticamente orfani, in quanto da me separati e sottoposti da oltre tre anni a rigida germanizzazione sotto l'imposizione dello Jugendamt, istituzione tedesca che, residuando norme da una legislazione di epoca nazista, si macchia legalmente di veri e propri abusi. Sono una linguista con un master in protezione, diritti e tutela dei minori, autrice di un libro (Non vi lascerò soli, ed. Rizzoli), responsabile per le politiche sociali e familiari e di uno “sportello Jugendamt” in diverse associazioni e movimenti. Ma sono anche una ex imprenditrice, ex cittadina del mondo, ex traduttrice simultanea nei festival di film culturali, ex italiana all’estero, ex donna che aveva saputo conciliare maternità, lavoro e carriera e, non ultimo, ex carcerata per aver voluto svelare le porcherie che in Europa avvengono sulle spalle dei bambini.
Al momento sono candidata alle elezioni
europee con Scelta Europea e vorrei spiegarvi il perché.
La ragione di questa candidatura non deriva dal periodo in cui giravo l’Europa assetata di conoscenza, lingue,
cultura e tradizioni dei popoli nostri vicini, bensì dal trauma subito a Milano: quando un giorno i miei figli sono
spariti da scuola, portati via dai carabinieri in violazione di un
accordo con il mio ex marito tedesco firmato davanti al vice-questore e spediti
(sì, come pacchi) in Germania.
Da quel giorno lotto con tutte le mie forze; ho bussato a tutte le porte, ho scritto petizioni, sono entrata in contatto con numerosissimi uffici del Parlamento europeo, poi processi, lo studio del diritto di famiglia e del sistema dello Jugendamt tedesco, telefonate, lettere, convegni, incontri con politici italiani ed europei. Ho subito pressioni affinché io sparlassi del mio ex marito, ma senza menzionare il vero colpevole: il sistema che gli ha permesso di fare l’indescrivibile. Ho ottenuto solo di sprofondare in una sorta di sabbie mobili di difficoltà e indifferenza - al punto di sentirmi dire alla Farnesina, già 4-5 anni fa: “e se la Germania vuole ‘sti du’ ragazzini, diamoglieli! Abbiamo troppi interessi con quel paese, e poi la Germania è forte”. I “du’ ragazzini”, è forse superfluo precisarlo, sono i figli che ho messo al mondo io.
Da quel giorno lotto con tutte le mie forze; ho bussato a tutte le porte, ho scritto petizioni, sono entrata in contatto con numerosissimi uffici del Parlamento europeo, poi processi, lo studio del diritto di famiglia e del sistema dello Jugendamt tedesco, telefonate, lettere, convegni, incontri con politici italiani ed europei. Ho subito pressioni affinché io sparlassi del mio ex marito, ma senza menzionare il vero colpevole: il sistema che gli ha permesso di fare l’indescrivibile. Ho ottenuto solo di sprofondare in una sorta di sabbie mobili di difficoltà e indifferenza - al punto di sentirmi dire alla Farnesina, già 4-5 anni fa: “e se la Germania vuole ‘sti du’ ragazzini, diamoglieli! Abbiamo troppi interessi con quel paese, e poi la Germania è forte”. I “du’ ragazzini”, è forse superfluo precisarlo, sono i figli che ho messo al mondo io.
Sulla mia pelle, piano piano e sempre più, ho
scoperto come funziona l’Europa e non solo relativamente ai bambini.
Da quella lacerazione, nel 2009,
ho assistito su questo tema all'indifferenza di tutte le forze politiche. Solo da una eurodeputata ho avuto appoggio pieno, costante e disinteressato: da Cristiana Muscardini - che ora non si ricandida. Serve qualcuno che si occupi del dramma di tanti genitori come me, privati dei figli da uno Stato straniero; ecco perché oggi, con il suo appoggio e con
Scelta Europea per la circoscrizione del Nord Ovest (Lombardia, Piemonte,
Liguria e Valle d’Aosta) mi candido io:
• mi candido perché non accetto che
la vita delle persone e quella dei nostri figli sia meno importante di un
contratto commerciale,
• mi candido perché non accetto che
le istituzioni usino i cittadini come pedine al proprio servizio, anziché
essere le istituzioni al servizio dei cittadini,
• mi candido perché voglio
un’Europa che rispetti davvero i diritti civili di tutti, europei e non,
• mi candido perché, con Scelta
europea, voglio sia superato il blocco
autoreferenziale tra socialisti e popolari, blocco che in questi anni ha tenuto
l'Europa ferma nella recessione economica,
• mi candido
perché voglio il riconoscimento della dignità di ognuno, senza prevaricazioni,
inutili burocrazie e pericolose indifferenze verso i più deboli: un’Europa
federata nel rispetto delle identità nazionali, un’Europa che difenda il
manifatturiero ed i diritti dei bambini e che legiferi per realizzare nuovi
posti di lavoro e regole comuni per l'immigrazione.
Resto a disposizione di chi vorrà
farmi domande e ringrazio chi vorrà darmi la sua fiducia.
Candidata alle elezioni europee del 25 maggio per “Scelta europea” nella Circoscrizione Nord-Ovest: puoi votarmi in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria.
Nb: come si vota? cose da sapere.
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