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martedì 10 settembre 2013

I codici (software) della Democrazia

Che differenza c'è tra LiquidFeedback e Airesis? e tra Tu Parlamento (promosso dalla Senatrice Laura Puppato e presentata il 19 giugno 2013 da una squadra di Parlamentari tutta al femminile, ndr) e il Parlamento Elettronico di cui il Movimento 5 Stelle ha avviato la sperimentazione? 
Come sono state progettate e gestite le consultazioni promosse prima dal Governo Monti e ora dal governo Letta? con quali risultati? e soprattutto: riuscirà l'uso di questi strumenti, a migliorare l'esercizio della democrazia nel nostro Paese?
Negli ultimi mesi si è parlato molto sui media di questi temi, non sempre a proposito. Spesso confondendo le piattaforme software, le iniziative di partecipazione che le utilizzano e le piattaforme politiche che (sempre più) ricorrono a tali strumenti di partecipazione e deliberazione online per rispondere alle pressanti richieste di nuove forme di democrazia.
Il rapporto su  “I Media Civici in ambito parlamentare” (pubblicato dal Servizio Informatica del Senato della Repubblica e curato da Fondazione Ahref) ha avviato l'analisi. Ma ora serve un confronto diretto tra i progettisti delle varie piattaforme software e coloro che hanno avviato e gestito esperienze di consultazione e raccolta di proposte da parte dei cittadini, in un contesto che dia spazio anche a considerazioni “di scenario” internazionale,  culturale (dal punto di vista di diverse discipline) e politico.  
Nella convinzione che l'interazione via rete non può sostituirsi a quella fisica, ma la arricchisce e trasforma fino a incidere, con le scelte fatte nello sviluppo dei software, sulle modalità della partecipazione democratica.

Per questa ragione abbiamo scelto I codici (software) della Democrazia come titolo del workshop che si terrà a Milano il prossimo 13-14-15 settembre 2013 organizzato dal Dipartimento di Informatica e Comunicazione (con la collaborazione di Fondazione RCM, patrocini di Comune e Provincia di Milano). Hanno accettato di moderare le varie sessioni giornalisti che hanno seguito questi temi con grande competenza. Dati i tempi che corrono, sarà un workshop organizzato davvero al risparmio: il contributo del Dipartimento servirà a coprire le spese di chi viene dall'estero.
Una più ampia presentazione del workshop, che sarà aperto dal Rettore dell'Università di Milano, e il dettaglio delle sessioni (ancora in parte in via di definizione) sono (e saranno via via aggiornate) sul sito Codici della Democrazia. Sul sito potete iscrivervi alle sessioni a cui intendete partecipare ...anche se noi auspichiamo che possiate seguire il workshop per intero.

Qui due estratti della conferenza di presentazione della piattaforma partecipativa TuParlamento:

mercoledì 19 giugno 2013

Dal dire al fare: nasce la piattaforma partecipativa Tu Parlamento

Oggi a Roma la conferenza stampa di presentazione della piattaforma partecipativa "Tu Parlamento". L'appuntamento per la stampa alle h. 15 presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica.
Da quel che si vede per ora, ecco un’iniziativa che ci piace, che sembra un'assoluta novità nel panorama politico italiano - e che pensiamo di poter definire, a pieno titolo, un’azione in sintonia con il nostro concetto di politica femminile. Perché (per una volta!), intende realizzare strumenti di cui tutti parlano, ma che nessuno mette in atto: strumenti per la trasparenza e vero sforzo partecipativo. 
E non sarà un caso se la promotrice è una donna: di partito, si; ma che si è sempre caratterizzata come indipendente dagli apparati. E che fra le parlamentari e i parlamentari promotori (in quanto primissimi aderenti), per una volta la democrazia paritaria sia rispettata! Nel complesso i parlamentari che presentano il progetto sono 19: di cui ben 11 donne contro 8 uomini. E già questo è un segno.
E cosa sarebbe, questa piattaforma?
Forse qualcuno ricorderà, tre mesi fa, lo scambio di battute fa Jacopo Fo e la senatrice del Pd Laura Puppato riguardo all’intenzione di creare una piattaforma partecipativa che coinvolgesse attivamente parlamentari e cittadini. Era ancora il momento in cui sembrava possibile un accordo fra Pd e Movimento 5 Stelle, che ci salvasse dalla sciagura delle larghe intese - trattativa in cui Puppato si era spesa moltissimo, cosa che era stata notata da Jacopo Fo, a sua volta impegnato, nei suoi ambiti di movimento, per lo stesso obiettivo. E' dal loro incontro che ha preso forma l'idea di un progetto ambizioso, che ai più era sembrata una boutade. Ma ecco che Puppato, dal dire è passata al fare: la piattaforma è pronta. Domani, 19 giugno, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione. Scrive lei stessa sul suo profilo fb
Ci siamo: la piattaforma "Tu-Parlamento" che vi avevo promesso parte. Domani 19 giugno, h. 15, sala Nassirya del Senato, la conferenza stampa di presentazione. La nuova piattaforma on line permetterà finalmente ai cittadini di avanzare direttamente, sulla base di un Patto Partecipativo, proposte al Parlamento per elaborare una politica efficiente e vicina alla popolazione, e per affrontare nello stesso modo le emergenze politiche, economiche e sociali del Paese. Un meccanismo di democrazia partecipata, e innovativo per l'Italia, che consente a tutti, di seguire, in un ambiente basato sul software LiquidFeedback, un percorso di costruzione collaborativa, con fasi di discussione e di sostegno, e infine di voto di proposte. I parlamentari possono poi assumere, e portare all’interno della loro attività parlamentare e legislativa, le proposte approvate, facendosi garanti di seguirne l'iter in parlamento. Aspettiamo tutti voi a dare il vostro contributo. E' la piattaforma partecipativa di tutti: è la vostra piattaforma.

Puppato aggiunge anche, nei commenti: 
questa piattaforma è aperta a tutti: aspettiamo tutti i parlamentari disposti a mettersi in gioco. Certo, è un impegno in più! e non da poco. Ma anche ricostruire un paese non è uno scherzo, bisogna darsi da fare, e trovare modi nuovi per farlo. Iniziamo a proporre. Più la politica è deludente, e più i cittadini devono mettere alle strette chi dispone. Servono strumenti nuovi per non restare insabbiati in una politica ormai in panne, e per farlo anche noi parlamentari abbiamo bisogno dei cittadini. Ci saranno perplessità, le cose nuove vanno sperimentate; ma vi chiedo, se volete, di partecipare all'esperimento. Vi sarò grata se vorrete aiutare a far conoscere il più possibile la piattaforma e se vorrete invitare altri a partecipare.. e mi raccomando: invitate anche i parlamentari che conoscete.

Brava. Da parte nostra, facciamo gli auspici di maggior successo a lei e tutt* coloro che hanno reso possibile questa sfida. Siamo particolarmente felici di vedere, tra le promotrici e i promotori, anche il nome di Josefa (Sefi) Idem: una ministra che si sta conquistando seriamente la fiducia delle donne; a partire dal metodo. Quel metodo che è sostanza.
E speriamo di vedere molte altre seguire il suo esempio: amiche parlamentari, partecipate! Questo si presenta come uno strumento che può, davvero, favorire una nuova politica: uno strumento di tutte e di tutti; ci auguriamo che le donne parteciperanno da protagoniste.

Alla Conferenza Stampa, insieme alla senatrice Puppato, presenteranno il progetto Fiorella De Cindio e Mario Sartori della Fondazione RCM
I primi e le prime parlamentari aderenti sono: Donatella Albano (Pd), Ilaria Borletti Buitoni (Sc), Ilaria Capua (Sc), Felice Casson (Pd), Pippo Civati (Pd), Paolo Corsini (Pd), Loredana De Petris (Sel), Sandro Gozi (Pd), Josefa Idem (Pd), Simona Malpezzi (Pd), Corradino Mineo (Pd), Stefania Pezzopane (Pd), Lucrezia Ricchiuti (Pd), Ivan Scalfarotto (Pd), Annalisa Silvestro (Pd), Alessio Tacconi (M5S), Walter Tocci (Pd).  

giovedì 28 marzo 2013

Una senatrice raccoglie gli intenti dell'accordo di azione comune e propone iniziativa di legge: è Laura Puppato

Carissime amiche, 
seguo con grande interesse e condivisione il vostro lavoro nell'Accordo di azione comune per la democrazia paritaria e il vostro impegno per far sì che donne e uomini siano presenti con uguale rappresentanza, e potere di scelta e di voto, in tutte le istituzioni e in tutti i luoghi in cui si decide.
Sicuramente oggi, e non solo per la maggior presenza di donne in Parlamento, c'è un terreno più favorevole per rendere concrete le richieste che voi e moltissimi altri movimenti femministi e femminili proponete.

Vi scrivo dunque per dirvi che sosterrò tutti i principi promossi dall'Accordo di azione comune, e per informarvi di alcune iniziative che intendo intraprendere.

1. una proposta di legge condivisa
Mi riferisco prima di tutto ai punti da voi indicati nel vostro comunicato del 21 marzo, e che anche a me stanno a cuore: legge elettorale, riforma dei partiti, trasparenza e costi della politica. 
Su questi punti vorrei confrontarmi con voi per arrivare ad una proposta condivisa da portare all'attenzione non solo del mio partito, ma del Parlamento, in un dibattito il più ampio e condiviso possibile, che non deve a mio avviso vedere protagoniste solo le forze politiche ma l'intera società e, soprattutto, le donne.

2. una piattaforma partecipativa online
La seconda cosa che mi interessa condividere con voi è la piattaforma partecipativa online (che uscirà a breve) "Tu Parlamento", a cui ho deciso di dar vita proprio per non disperdere il patrimonio di idee e di proposte che vengono da gruppi, movimenti e singole persone.
Si tratta (si tratterà..) di uno spazio innovativo nel quale cittadini e parlamentari possono proporre alla discussione pubblica idee e bozze per proposte di legge, che nella loro definizione finale possono essere votate dalla cittadinanza e che i parlamentari promotori si impegnano poi a portare in Parlamento. Considero infatti prioritario far emergere la collaborazione sui temi, a prescindere dagli schieramenti, mettendo al centro i principi di un reale cambiamento - trasparenza, lotta alla corruzione, democrazia paritaria, ambiente e cultura.. insomma, i temi che vedo nel DNA stesso di tutte le istanze femminili.

Partiamo intanto da noi, da ciò che pensiamo e vogliamo e, insieme, portiamolo all'attenzione di tutti.
Creiamo noi, insieme, un nuovo metodo di lavoro: di confronto, di ascolto e di operatività, che può essere capace, a mio avviso, di invertire la tendenza che ha purtroppo portato molte e molti a guardare con distacco e sfiducia al ruolo delle istituzioni e delle elette ed eletti.
Io mi dichiaro disponibile sin da ora. E sicuramente non sono e non sarò la sola.

In attesa di incontrarci e confrontarci (sul web e di persona) voglio augurare non solo a voi, ma a noi tutte, un buon lavoro per tutte e tutti. 
Nel salutarvi vorrei rivolgere le mie congratulazioni a Marisa Rodano per il meritato riconoscimento appena ricevuto, e per la determinazione con cui è sempre presente.
Laura Puppato 24 marzo 2013