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sabato 7 maggio 2016

Fermare il TTIP: manifestazione nazionale a Roma

Sabato 7 maggio 2016, a Roma, h. 15 in Piazza della Repubblica: mentre i negoziati per il TTIP sono in una fase decisiva finalmente l'Italia scende in piazza con una grande manifestazione nazionale, come già avvenuto in molti altri paesi in Europa e negli USA (vedi anche la manifestazione europea dell'11 ottobre 2014). 

Tra Unione Europea e USA si sta negoziando da quasi 3 anni il Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP), il cui obiettivo, al di là della riduzione dei già esigui dazi doganali, è di ridefinire le regole del commercio e dell’economia mondiale, anche attraverso l’armonizzazione di regolamenti, norme e procedure su beni e servizi prodotti e scambiati nelle due aree. Ma non è una mera questione tecnica.
Il TTIP minaccia di incidere pesantemente su tutti gli aspetti del nostro quotidiano: alimentazione e sicurezza alimentare, prospettive di sviluppo economico e occupazionale, lavoro, diritti e beni comuni, gestione dell'ambiente e della salute; tutti temi che verrebbero armonizzati al ribasso, facendo fare a entrambi i continenti (Europa e Usa), notevoli passi indietro nelle rispettive conquiste di civiltà. Ci sarebbe ancora molto da ragionarci, da trattare e da correggere; ma benché le trattative siano ben lungi dal trovare un accordo su molti punti, si rischia un accordo frettoloso, voluto perché le trattative siano concluse prima che le elezioni statunitensi entrino nel vivo. E un accordo quadro generico consentirebbe, poi, di procedere alla definizione dei dettagli attraverso tavoli “tecnici” operanti con modalità ancor più segrete e opache di quelle, già gravissime, adottate fin qui.  

Questo sarebbe il miglior modo per depotenziare la protesta cha da 3 anni si estende a macchia d’olio su entrambe le sponde dell’Atlantico (in Italia con la campagna #stop-TTIP).

Una battaglia che ha unito comitati, associazioni di movimento, organizzazioni contadine e sindacali, consumatori, cittadine e cittadini, nel rivendicare appunto trasparenza e contestare la segretezza in cui si è sviluppto il negoziato sul TTIP.
Per saperne di più:  sabato 7 maggio 2016 il Manifesto è in edicola con uno speciale di 40 pagine sul tema.

sabato 18 aprile 2015

Perché opporsi al TTIP: il trattato transatlantico voluto dalle multinazionali

Il 18 aprile è giornata di azione globale; e allora parliamone. "Noi: donne, giovani, associazioni della società civile; sindacati, agricoltori, movimenti locali e semplici attivisti - invitiamo tutti a partecipare alle azioni globali per fermare le trattative sulla liberalizzazione degli scambi commerciali e degli investimenti, e per promuovere una economia sana, che serva davvero allo sviluppo dei popoli e del pianeta". 
Questo l'invito del movimento anti-TTIP. E cos'è? Nel recente passato, sotto la pressione delle grandi imprese e relative lobby ai Governi, sono stati imposti accordi segreti sul commercio e sugli investimenti, calpestando i nostri diritti e danneggiando l’ambiente; fra questi il TTIP, o TTTP, o Trattato Transatlantico USA/UE per il libero com­mer­cio e la libertà degli inve­sti­menti i [bè… aiuto!]. 
In realtà il trattato si basa su accordi segreti che giovano solo alle multinazionali - e cioè in soldoni: le aziende sta­tu­ni­tensi potranno chie­dere il dra­stico abbas­sa­mento degli standard euro­pei in mate­ria di precauzione ambientale e diritti del lavoro; mentre le aziende euro­pee tendono ad allentare le più severe nor­ma­tive Usa sui medi­ci­nali, i test e in merito a rego­la­men­ta­zione finanziaria. In questo video il Nobel per l'Economia Joseph Stiglitz sintetizza questo concetto in poche parole:
.  [NB • la conferenza completa aveva titolo "Crisi dell'euro, cause e rimedi", lectio magistralis tenutasi alla nuova aula dei gruppi parlamentari e introdotta da Laura Boldrini,  la trovate QUI]. 
Il TTIP: un trattato di cui vi abbiamo già parlato QUIUn trattato che preoccupa non poco per le gravi implicazioni che comporta per la democrazia. Per questo, per iniziare, invitiamo a firmare QUI la petizione europea
In questi ultimi anni ci ritroviamo a combattere per la libertà dei semi e per la sovranità alimentare, addirittura stanno consentendo i brevetti sulla vita! per difendere il diritto all'acqua e per i beni comuni, per promuovere un'idea di economia non predatoria, per difendere il lavoro, i territori, la libertà della rete e insomma - in sostanza - per i più basilari diritti alla democrazia
Ecco perché serve più alleanza fra gli attivismi. Ecco perché serve un'alleanza fra gli attivismi. Ecco perché serve una VERA alleanza fra gli attivismi.
E ora scopriamo che questa battaglia è peggio di una guerra: che viene condotta soprattutto contro l'ambiente per costringerci a una resa

Prendiamo l'esempio della tragedia che investe oggi i preziosi ulivi del Salento, e che porta a chiederci: è nata prima la Xylella o la Monsanto..?? 

La Procura apre inchieste, ma l'istituto indiziato "gode di immunità", e inoltre il timore è che sia troppo tardi.
Come scrive Marco Bersani il TTIP comporta "una minac­cia per la sovra­nità dei popoli: pre­vede infatti la pos­si­bi­lità, per le mul­ti­na­zio­nali, di denun­ciare a loro nome (presso una Corte spe­ciale com­po­sta da tre avvo­cati d’affari rispon­denti alle nor­ma­tive della Banca Mon­diale), un paese fir­ma­ta­rio la cui poli­tica avrebbe un effetto restrit­tivo sulla loro vita­lità com­mer­ciale; poten­dolo san­zio­nare con pesan­tis­sime multe per avere, con la pro­pria legi­sla­zione, ridotto i pos­si­bili futuri pro­fitti della mul­ti­na­zio­nale denunciante. Per fare un esem­pio con­creto, se il governo ita­liano dovesse appro­vare la legge d’iniziativa popo­lare del Forum ita­liano dei movi­menti per l’acqua, rico­no­scendo final­mente l’esito del voto refe­ren­da­rio del 2011, ad accordo vigente potrebbe tro­varsi san­zio­nato per aver impe­dito, con la ripub­bli­ciz­za­zione del ser­vi­zio idrico, futuri pro­fitti alle mul­ti­na­zio­nali del settore. Siamo di fronte ad una vera e pro­pria guerra alla società, gio­cata con l’alibi della crisi e con il ten­ta­tivo di ren­dere strut­tu­rali le poli­ti­che di auste­rità, ridu­cendo il lavoro, i beni comuni, la natura e l’intera vita delle per­sone a fat­tori per la valo­riz­za­zione dei grandi capi­tali finanziari".
Ma non dobbiamo rinunciare a resistere: per questo, da queste pagine noi donne torniamo a chiamare a un asse fra gli attivismi, in difesa di una vera democrazia. 

Tutti insieme possiamo fermare gli accordi che multinazionali e governi stanno negoziando in segreto e rovesciare le pesanti conseguenze degli accordi già presi. Tutti insieme possiamo realizzare modelli di società basati sui diritti delle persone e non sui privilegi dei gruppi di potere.
Per questo rilanciamo l'appello del movimento contro il TTIP a cittadini, organizzazioni e associazioni a partecipare alla Giornata di azione globale, aderendo agli eventi in corso - QUI tutte le iniziative in Italia - e organizzando localmente nuovi eventi ovunque: è benvenuta ogni tipo di iniziativa e di azione a livello mondiale in grado di far crescere la consapevolezza, di coinvolgere e mobilitare dovunque le persone per costruire nuovi modelli di sviluppo commerciale ed economico, a favore delle persone e del pianeta.

sabato 11 ottobre 2014

La Campagna #StopTTIP: dobbiamo sapere cos'è e perché

Oggi, 11 ottobre 2014, eventi anche in tutta Italia per la Giornata Europea #StopTTIP. E che cosa sarebbe? 
del Partenariato Transatlantico sugli scambi e sugli investimenti tra Usa e Ue: nella sostanza, un pericoloso (e non l'unico) trattato di libero scambio fra Europa e Stati Uniti che potrebbe rivoluzionare, verso il basso, tutti gli standard ambientali, alimentari e di salute per una larghissima serie di prodotti. 

Un grave rischio, di cui non si sa nulla, e che, in parte, abbiamo già trattato quiBene: se a questo punto avete realizzato che ci riguarda tutti, e molto da vicino, per saperne di più leggete l'appello:

Società civile, sindacati, contadini associazioni e gruppi di attivisti di base di tutta Europa lanciano insieme un appello per fare dell’11 Ottobre una giornata di azione per 
1. fermare i negoziati TTIP, CETA, TISA e tutti gli altri negoziati di liberalizzazione commerciale in corso
2. per promuovere politiche commerciali alternative, che mettano i diritti, il governo dei popoli e l’ambiente al primo posto.
Il TTIP (Partenariato Transatlantico sugli scambi e sugli investimenti tra Usa e Ue) e il CETA (Accordo commerciale comprensivo tra Canada e UE) sono gli esempi più significativi di come le politiche commerciali e di investimento si stanno negoziando in modo antidemocratico e nel solo interesse delle grandi imprese. I negoziati in corso sono segreti, con poche informazioni disponibili per un controllo pubblico del loro andamento, consentendo così alle lobby corporative una sempre maggiore influenza su di essi.
Qualora tali accordi vadano avanti, le multinazionali avranno il diritto esclusivo di citare in giudizio i governi di fronte ad arbitrati commerciali internazionali indipendenti dai sistemi giuridici nazionali ed europei. Ridurranno gli standard di salute e di sicurezza nel tentativo di “armonizzare” le regole al di qua e al di là dell’Atlantico e minando la capacità di governi nazionali e autorità locali di impedire le pratiche commerciali (ma non solo) pericolose: come il fracking o l’uso di OGM
Questi trattati inducono la svendita dei servizi pubblici essenziali e forzano i diritti sociali e quelli dei lavoratori ad una corsa al ribasso.
L’Unione europea è il laboratorio in cui le lobby corporative sperimentano la possibilità di sottrarre ai popoli ed ai cittadini ogni facoltà decisionale, trasferendola ad organismi sovranazionali oligarchici, a quelle lobby asserviti. 
Queste politiche sono strettamente legate al progressivo smantellamento degli standard sociali e spingono verso la privatizzazione dei servizi pubblici, in nome di slogan quali “austerità”, “crisi politica” e "aumentare la competitività”.
La giornata di azione renderà il nostro dissenso pubblicamente visibile per le strade d’Europa. Porteremo il dibattito su queste politiche nell’arena pubblica, da cui la Commis- sione europea ei governi europei cercano di tenerlo lontano. Promuoveremo le nostre alternative per politiche economiche diverse.
Siamo solidali con i cittadini e gruppi di tutto il mondo che condividono le nostre preoccupazioni per l’ambiente, i diritti sociali, la democrazia. 
TTIP / CETA / TISA e altri analoghi accordi commerciali saranno fermati dall’energia con la quale noi cittadini d’Europa, Canada e Stati Uniti riusciremo a far sentire la nostra voce.
Invitiamo le organizzazioni, gli individui e le alleanze a partecipare alla giornata organizzando azioni autonome decentrate in tutta Europa. 
Accogliamo con favore la diversità delle tattiche e le azioni di solidarietà da tutto il mondo che ci aiuteanno a informare, coinvolgere e mobilitare il maggior numero di persone possibile a livello locale. Possiamo vincere questa battaglia.
Insieme, possiamo sconfiggere il potere delle corporation.
per contatti scrivete a: stopttipitalia@gmail.com