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mercoledì 12 agosto 2015

Fiorella Mannoia: giudicate voi quello che sta succedendo al Paese più bello del mondo. Il nostro.

Faccio questo lavoro da più di 40 anni, ho girato (e giro) l'Italia in lungo e in largo e ogni volta che arrivo in una città, paese, piccolo centro… non smetto mai di stupirmi della bellezza del mio Paese. In questa lingua di terra abbiamo la più alta concentrazione di opere d'arte del pianeta. Il nostro passato gronda di storia e di bellezza. Ieri al Teatro dei Templi a Paestum, guardando la maestosità di quelle colonne ho pensato: chissà quanta storia c'è ancora da scoprire qua sotto, stiamo camminando sopra una civiltà.
Qualsiasi altra nazione avrebbe fatto di questo paese un museo a cielo aperto, avrebbe sfruttato la bellezza artistica e paesaggistica che pochi paesi al mondo hanno. Avrebbe fatto di questa ricchezza la nostra ricchezza. Viviamo in una striscia di terra che va dalla maestosità delle Alpi fino quasi all'Africa, con mari, isole, coste e una gastronomia che il mondo ci invidia. 
Ieri è venuta a trovarmi una ragazza, un'agronoma, la vedo spesso ai miei concerti, ma è sempre stata molto riservata e di poche parole. Mi ha lasciato delle cartine come questa... 
… e mi ha detto: "potrei andare via dall'Italia ma non lo faccio, voglio lottare per il mio Paese. Ti prego, fa' che la gente sappia". 

Ecco, giudicate voi quello che sta succedendo al Paese più bello del mondo. Il nostro.

giovedì 13 novembre 2014

Esondano catastrofi climatiche ovunque, ma i governi restano sordi e ciechi

Nessuno - dico nessuno - che spieghi cosa realmente sta succedendo, e nessuno che colleghi quello che sta succedendo con il recentissimo allarme dell'ONUDa tutti i tg esondano immagini di catastrofi climatiche, commentate solo da stupidaggini. Media e politici pari sono: tutti zitti.
Nessuno: perché parlare metterebbe la gente nelle condizioni di capire, e rigettare, i folli programmi economici e politici che sono in atto ovunque: invece di correre ai ripari, si corre più forte verso il suicidio annunciato. Anche il nostro governo, anziché puntare su turismo e  green economy, senza timore di distruggere quel che resta del già devastato patrimonio ambientale italiano, pensa  di ottenere la "crescita"  trivellando (!) e cementando. Il che si può commentare in un solo modo:
I nostri politici dovrebbero essere sbattuti in galera per la loro ostinata cecità… Stiamo chiudendo gli occhi davanti alle conseguenze per i nostri figli e nipoti. È un crimine intergenerazionale (David Suzuki)
E chiedendosi: ma di quale crescita stiamo parlando?
Gli esiti di questa sordità esondano in tutti i campi: una economia sostenuta da armi e petrolio non può che produrre nuova povertà; così a un allarme Onu se ne sussegue un altro - ad esempio: i profughi iracheni e siriani verranno abbandonati…! ormai insufficienti i fondi.
E perfino i sindacati, continuano a parlare di diritti da difendere in modo astratto: nessuna visione strategica, nessuna capacità di fare 2+2.

 
Ma anche noi donne, dovremmo fare di più. In tutto il mondo le donne sono in prima linea nella battaglia per la difesa di un Pianeta esausto e ormai in gravissimo rischio di sopravvivenza. Esattamente un anno fa, proprio dal Summit delle Donne per il Clima fu lanciato un forte appello ad azioni urgenti - lo trovate qui. Ma in Italia in poche l'hanno raccolto. Donne, vogliamo fare di più?