19aprile 2015; la più grave e disastrosa perdita di vite umane nel Mediterraneo.
La passività dell'Europa di fronte a tutto questo diventa sempre più scandalosa e insopportabile. Se non si garantiranno ricerche e soccorso efficaci lungo la rotta marittima più mortale del mondo continueremo a perdere centinaia, se non migliaia di vite umane; vite di persone che, dopo aver scampato alla morte di fame o di guerra, l'hanno trovata annegando mentre chiedevano aiuto all'Europa (Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia)
Prima le persone, poi le frontiere: firma l'appello
nessun essere umano sia illegale
RispondiEliminacercare salvezza non è reato
http://donneinnero.blogspot.it/2015/04/un-cimitero-chiamato-mediterraneo.html