Nella Giornata Internazionale per i diritti dell'Infanzia ricordiamo che ai nostri bambini e alle nostre bambine stiamo togliendo il futuro. E che, senza aspettare il gravissimo ultimo allarme dell'ONU, da tempo in tutto il mondo le donne stanno battagliando per impegni sul clima; perché, come ha detto Winnie Byanyima bacchettando il #G20: i potenti della terra non possono più permettersi di ignorare che le 2 maggiori sfide del nostro tempo sono la disparità di genere e il cambio climatico.
E non possiamo permettercelo neanche noi. Si aggiunga che - benché molti stentino a coglierla - esiste una stretta connessione fra la violenza contro le donne, e quella contro il Pianeta: e sta nella cultura che sottende alla sopraffazione.
Per questo si tratta di 2 sfide strettamente collegate: e questo 25 novembre è ora di dirlo.
E' ora di riconoscere, e di dire, che la cultura dello stupro delle donne e la cultura dello stupro del Pianeta sono la stessa cosa.
Per questo si tratta di 2 sfide strettamente collegate: e questo 25 novembre è ora di dirlo.
E' ora di riconoscere, e di dire, che la cultura dello stupro delle donne e la cultura dello stupro del Pianeta sono la stessa cosa.
E che, se i Governi non raccolgono l'allarme più grave di sempre appena lanciato dall'ONU, possiamo farlo noi, le donne.
Già un anno fa l'IWECI (International Women's Earth and Climate Summit) approvò una Dichiarazione (che fu integralmente recitata in italiano anche in questo video). Una chiamata che, a solo un anno di tempo, appare alquanto profetica. E che è anche preziosa per capire: non si tratta di slogan, ma di una denuncia circostanziata e di un programma di proposte concrete: uno strumento utile di vera informazione a cui rimandiamo. Donne: facciamo di più?
#25novDonnePianeta
#25novWomen4Planet
Noi donne possiamo fare la differenza; e possiamo cominciare a farla mettendo a tema, per il 25 novembre, anche la connessione che esiste fra violenza contro le donne, e violenza contro il Pianeta.
Noi donne possiamo fare la differenza; e possiamo cominciare a farla mettendo a tema, per il 25 novembre, anche la connessione che esiste fra violenza contro le donne, e violenza contro il Pianeta.
Ad alcun* il tema sembrerà tirato per i capelli.. ma così non è; un tema complesso va approfondito. Lo ha fatto per noi, esattamente un mese fa, Jody Williams (Nobel par la Pace nel 1997), parlando al Women Leading Solutions on the Frontlines of Climate Change:
#noViolenzadonne
#noViolenzadonne
#noViolenzaPianeta
#nonesistePianetaB
Riconosciamo cosa nasconde la cultura dello stupro nel suo senso più pieno, così come ben sintetizzato da Vandana Shiva: ho più volte sostenuto che lo stupro della Terra e lo stupro delle donna sono intimamente connessi - sia metaforicamente, nel modo di cui si costruisce la visione del mondo, sia materialmente: nel modo in cui si costruiscono le vite quotidiane delle donne. (esiste) connessione tra lo sviluppo di politiche economiche violente ed inique, e l'aumento di crimini contro le donne. (…) L'idea di una crescita illimitata in un mondo limitato può mantenersi solo attraverso il furto delle risorse del debole da parte del potente. E il furto di risorse, essenziale per la crescita, crea una cultura dello stupro: lo stupro della terra, delle economie locali autosostenibili, lo stupro delle donne. (…) dobbiamo cambiare il paradigma dominante: porre fine alla violenza contro le donne significa anche superare l'economia violenta a favore di economie pacifiche e non violente, capaci di rispettare le donne e il Pianeta.
Basta mettere la testa sotto alla sabbia. Basta con la politica degli struzzi.
Basta mettere la testa sotto alla sabbia. Basta con la politica degli struzzi.
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