Che le prime ipotesi, per 3 persone "trovate sgozzate in un bagno di sangue, arma del delitto sparita", potessero includere quella di "omicidio-suicido", cioè di un atto di follia della giovane madre morta, ha lasciato basiti, crediamo, chiunque.
No, non era una madre pazza e ingegnosa che, dopo aver sgozzato se stessa e i bambini, ha pure nascosto bene il coltello: era l'ennesimo marito affettuoso che, semplicemente, ha programmato la strage e organizzato una messinscena. Altrettanto lascia basiti il fatto che, ad oggi, dopo il proditorio siluramento della ex-minisrra Idem e del suo metodo stroncato sul nascere, questo Paese ancora non abbia nemmeno l'ombra di un Ministero delle Pari Opportunità, né di qualunque strategia in merito alla violenza contro le donne e domestica. Ecco perché, anziché raccontare dettagli più o meno scabrosi, sulla immane tragedia dell'ennesimo femminicidio-femicidio plurimo per mano dell'ennesimo marito affettuoso, pensiamo utile diffondere la lettera di Telefono Rosa (che si aggiunge a molte altre precedenti) all'attuale Presidente del Consiglio:
Illustre Presidente del Consiglio Matteo Renzi
L'ennesima terribile tragedia ci spinge nuovamente a scriverLe.
Abbiamo cercato, nei mesi scorsi, di dirLe che la piaga della violenza sulle donne è un problema gravissimo in Italia. Abbiamo cercato di dirLe che non avere un Ministro che si occupi di dirigere politicamente e operativamente il Dipartimento per le Pari Opportunità e non avere neanche un Sottosegretario con le opportune deleghe, è un gravissimo danno all'efficacia della lotta alla violenza sulle donne che, centinaia di Associazioni, affrontano quotidianamente ed è sicuramente un gravissimo segnale di "scarsa attenzione".
Non abbiamo avuto risposte da Lei, né abbiamo avuto il piacere di incontrarLa, forse – come troppo spesso ci siamo sentite dire: il tema della violenza sulle donne (quasi sempre domestica) e, quella della violenza sui figli delle donne vittime, non è un'emergenza, né tantomeno un problema sociale.
Oggi, Presidente Renzi, noi e tutta l'Italia piangiamo l'ennesima morte assurda di due poveri piccoli innocenti e della loro madre.
Noi tutti siamo senza parole davanti al ripetitivo copione di orrore e crudeltà,
nessuno ha potuto arginare la tragedia di queste vittime.
Ma è certo che non è vero che non si poteva fare nulla. Non è vero che queste morti innocenti non si possono evitare.
Noi abbiamo salvato, come molti altri centri anti violenza, centinaia di donne e bambini che senza il nostro aiuto, oggi non sarebbero più in vita.
Ma siamo allo stremo e continuiamo a ripeterlo inascoltate. Il lavoro della “task force” della ex Ministra Idem e della Sottosegretaria Guerra è stato bloccato, risorse economiche ridotte e incerte,nessuna strategia nazionale condivisa con chi il lavoro lo svolge ogni giorno senza fini di lucro.
Esistono delle responsabilità alle morti terribili e alla violenza che anche se si sopravvive, distrugge per sempre le vite delle donne e dei bambini.
Noi esigiamo che Lei dia delle risposte vere, politiche, formali e sostanziali a questo problema, a maggior ragione per il ruolo che a breve avremo in Europa.
Roma, 16 giugno 2014
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