mercoledì 20 novembre 2013

Salviamo i bambini, salviamo la terra sotto ai nostri piedi: salviamo noi stessi

Ma perché dovremmo avere una giornata particolare per ricordarci delle bambine e dei bambini? Perché se no NON ce ne ricordiamo. Punto e basta. L'umanità come organismo collettivo si ricorda una sola cosa, tutti i giorni e senza fallo: come litigare, confliggere con se stessa, distruggere la terra che ha sotto ai piedi. 
I bambini sono il nostro bene più prezioso ma anch'esso (come avviene allo stesso ambiente vitale che ci ospita), viene calpestato, svillaneggiato e - soprattutto - infarcito di veleni che non tarderanno a scoppiare. Zero educazione, zero cultura, zero prevenzione: si investe solo nel contrario di tutte queste cose: pattumiera emotiva che serve però a muovere soldi. Esattamente come avviene, letteralmente, nella gestione dei rifiuti fisici. Vi capita mai di accendere la televisione ogni tanto? solo, ed esclusivamente, stupidità, pornografia dell'apparire, e soprattutto violenza, violenza, violenza, e film dell'orrore. Questo è il cibo della mente che diamo ai nostri figli. Non parliamo poi del cibo che diamo (o non diamo), sul piano letterale.
Ogni tanto ne abbiamo piccoli segnali, e nessuno si muove! Ieri sera un nuovo servizio su Le Iene su una catastrofe di proporzione inaudita:
Ecco qual è, secondo Carmine Schiavone (ex-capoclan dei Casalesi), la cosa più grave di tutta questa terrificante vicenda: arrivavano 120, 130 Tir per volta di rifiuti tossici e nucleari: smaltire così 1 fusto di rifiuti nucleari costava, anziché 2.000.000, 200.000 lire! lì non c'era niente, hanno seppellito tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici e fanghi termonucleari, e poi ora ci coltivano, e ci hanno costruito e la gente abita lì sopra. Io prego Iddio che i fusti nucleari non si siano ancora aperti, se no il disastro lì è - già adesso - peggio che a Chernobyl. Io non ho partecipato, già allora avevo chiaro che si condannavano a morire generazioni intere"
Poi mostra i siti sulla mappa: casa nostra, avvelenata per sempre, irrimediabilmente, per ettari ed ettari, un territorio che era vanto e bellezza del nostro paese in tutto il mondo. Ora solo veleno. Una storia da anni e anni (almeno in parte) già denunciata mille e mille volte anche da Saviano, e sempre lasciata a cadere come un dettaglio senza importanza. E per fortuna che ora, della terra dei fuochi si interessa almeno il Papa... La Campania è avvelenata, addirittura peggio della Puglia, con l'ambiente  tarantino distrutto grazie ai furti e alle omissioni dell'Ilva.
Ma come avviene a casa nostra... così avviene in tutto il mondo. Lo sapete che solo quest'anno sono stati bruciati nel deserto del kuwait 7 milioni di penumaitici - avevano ormai coperto un'area così vasta che risaltava dal satellite. E tutti i rifiuti nascosti, che non si vedono? Rendiamoci conto che la politica a cui siamo in mano ha scavato questa terra come un groviera, l'ha infarcita di rifiuti, in profondità e in superficie l'ha inzuppata di veleni, ha raso al suolo buona parte dei suoi organismi vitali, e la sta mandando a fuoco: fuoco, fiamme e alluvioni. TUTTO E' COLLEGATO da un filo diretto. Un quadro in cui rientra anche la tragedia che ha colpito in questi giorni la Sardegna.
Vogliamo fare qualcosa? Forse, potremmo partire da qui:


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