L'ultimo post su questo blog ad alcuni avrebbe potuto apparire catastrofista; ma a quanto pare la situazione è molto peggio di quanto già temevamo - cioè di quanto credevamo di sapere.
Vengono a galla le verità su quanto sta accadendo a Fukushima e l'allarme è di così vasta portata che la rimozione dei materiali radioattivi dai bacini del combustibile è «una questione di sopravvivenza umana». E di fronte a questa catastrofe le autorità cosa fanno? tra le proteste furiose degli abitanti, si precipitano a varare leggi volte a secretare i fatti che stanno venendo alla luce: e cioè che la bonifica del sito è un affare di proporzioni immani e dall'esito molto incerto. Si tratta di contenere radiazioni equivalenti a 14.000 volte la bomba atomica di Hiroshima. Gli scienziati non hanno idea del vero stato dei nuclei dei reattori, riassume il “Washington’s Blog” in un lungo reportage: le radiazioni potrebbero investire la Corea, la Cina e la costa occidentale del Nord America.
Vengono a galla le verità su quanto sta accadendo a Fukushima e l'allarme è di così vasta portata che la rimozione dei materiali radioattivi dai bacini del combustibile è «una questione di sopravvivenza umana». E di fronte a questa catastrofe le autorità cosa fanno? tra le proteste furiose degli abitanti, si precipitano a varare leggi volte a secretare i fatti che stanno venendo alla luce: e cioè che la bonifica del sito è un affare di proporzioni immani e dall'esito molto incerto. Si tratta di contenere radiazioni equivalenti a 14.000 volte la bomba atomica di Hiroshima. Gli scienziati non hanno idea del vero stato dei nuclei dei reattori, riassume il “Washington’s Blog” in un lungo reportage: le radiazioni potrebbero investire la Corea, la Cina e la costa occidentale del Nord America.
Se anche solo una delle piscine di stoccaggio dovesse crollare, avvertono l’esperto nucleare Arnie Gundersen e il medico Helen Caldicott, non resterebbe che «evacuare l’emisfero nord della Terra e spostarsi tutti a sud dell’equatore». Ma solo i blogger cercano da mesi di dare l’allarme: l’aspetto più sinistro è proprio il silenzio dell’informazione, la verità negata fino ad oggi dai tecnici, dai politici e dai media - rotto solo dall'informazione su internet, da cui filtrano (per chi se le cerca) le notizie di disastri già irreparabili, disseminati in modo ancora più intenso dai tifoni. Dovremmo essere tutti in piazza, una piazza planetaria che gridi loro che la smettano di derubare e azzuffarsi, e si dedichino a salvare l'organismo su cui abitano: ma quasi nessuno ne sa niente. Una follia che lascia sgomenti: la situazione è così grave che richiederebbe l'impegno totale e incondizionato di tutti i potenti del mondo: ma qualcuno avrà detto loro, almeno ora, che la loro stessa pelle è in pericolo? o penseranno di potersi rintanare in qualche bunker? e che come sempre non sia un problema loro? Il fulcro di un possibile olocausto di proporzione immani: questo è oggi il Giappone che dovrebbe ospitare le Olimpiadi 2020. Mentre si continua a vaneggiare di "crescita", si gioca alla guerra e gli impianti nucleari continuano a proliferare in tutto il mondo. E' di oggi la notizia di un nuovo terremoto, in Iran, il cui epicentro è molto vicino a una centrale nucleare: "Il Governo dice che il reattore non ha subito danni, ma è quanto dissero anche all’epoca le autorità giapponesi". Che dire? la priorità assoluta che dovremmo darci tutte e tutti sarebbe creare un solido asse fra tutti gli attivismi: quelli per l'equità di genere e i diritti, per la pace e per la sostenibilità - e concentrarci solo su questo: obbligare la politica - qui e ovunque - a un'inversione a U.
Sempre che siamo ancora in tempo.
Sempre che siamo ancora in tempo.
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