C'era una volta una mentalità che pretendeva di assegnare alle donne certificati di verginità, (specie se decidono di protestare), negando loro quelli di esistenza. E c'è ancora. Assegnare a una donna una carta d'identità può causarne la morte! Ecco uno dei mille incredibili spauracchi con cui si cerca di impedire alle donne egiziane di registrarsi all'anagrafe - in questo caso facendo leva sulla superstizione. Bella notizia, dunque, la recente presentazione che ha avuto luogo a Giza del programma "Citizenship Initiative”.
Perché, sembra incredibile, è necessario lottare perfino per fare ottenere alle donne un documento di identità, che in molti luoghi non possono averli, come ancora in molti paesi non hanno documenti i cani - o gli asini da soma. Non avendo un'esistenza giuridica, possono essere ancora di più abusate e sfruttate; e sono del tutto paralizzate nelle loro iniziative: non possono nemmeno ricevere il più piccolo prestito, ad esempio.
La campagna UN Women per la registrazione delle donne egiziane era partita nel 2011, con l'obiettivo di assegnare documenti di identità a donne rurali ed emarginate in tutto lil paese; qui un bellissimo video che mostra la partecipazione e le reazioni delle donne:
E grazie al cielo la campagna non è stata fatta cadere; anzi, nel giro di 3 anni ha visto aderire l' MSAD (Ministero di Stato egiziano per lo sviluppo amministrativo), il Registro di Stato Civile del Ministero dell’Interno, il Fondo sociale per lo sviluppo e diversi protagonisti della società civile e degli organismi nazionali.
Nella presentazione di Giza, Gülden Türköz–Cosslett, Sameera Al- Tuwaijri e Ali Abdel Rahman (rispettivamente referente del Programma per UN Women, Direttore Regionale per gli Stati Arabi e Governatore di Giza), hanno personalmente distribuito carte d’identità alle donne. “Siamo qui per sostenere gli sforzi nazionali per le donne, poiché esse devono partecipare come cittadine attive nello stato egiziano. Solo con le carte d’identità è possibile accedere ai servizi forniti dallo Stato e dalle istituzioni finanziarie, senza i quali le donne e le ragazze non possono partecipare attivamente alla società”, ha dichiarato Türköz–Cosslett .
Nella presentazione di Giza, Gülden Türköz–Cosslett, Sameera Al- Tuwaijri e Ali Abdel Rahman (rispettivamente referente del Programma per UN Women, Direttore Regionale per gli Stati Arabi e Governatore di Giza), hanno personalmente distribuito carte d’identità alle donne. “Siamo qui per sostenere gli sforzi nazionali per le donne, poiché esse devono partecipare come cittadine attive nello stato egiziano. Solo con le carte d’identità è possibile accedere ai servizi forniti dallo Stato e dalle istituzioni finanziarie, senza i quali le donne e le ragazze non possono partecipare attivamente alla società”, ha dichiarato Türköz–Cosslett .
Il governatore di Giza ha osservato che questa iniziativa è di fondamentale importanza in quanto fornisce alle donne gli strumenti necessari per esercitare i loro diritti fondamentali di cittadine. A Giza il programma mira a rilasciare 50.000 carte di identità alle donne più emarginate, identificate da uno studio di rilevamento condotto da MSAD. Ad oggi, 42.212 moduli di domanda sono stati raccolti da tutto il governatorato e sono state emesse 16.000 carte di identità nazionali.
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