venerdì 13 settembre 2013

La scommessa del contrario: una domanda molto provocatoria

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, il comunicato che segue. Un'imprenditrice marchigiana lancia una domanda spiazzante: voteresti un partito politico composto al 70% di donne? 
E dichiara: "vorrei mettere alla prova le donne in politica, garantendo loro una rappresentanza parlamentare superiore al 70%".  Va da sè che una simile proposta è solo teorica perché "garantire" una presenza superiore alla metà, solo a un genere (sia esso maschile o femminile) sarebbe discriminatorio per l'altro genere. E la sua applicazione per "legge" sarebbe, semplicemente, anticostituzionale. Forse a noi sarebbe piaciuto di più se la domanda fosse stata formulata diversamente; tipo: credi che un Parlamento in cui le proporzioni fossero invertite lavorerebbe meglio negli inetressi di tutti? e francamente (anche se - ribadiamo - inattuabile per legge) noi pensiamo di si: noi pensiamo che statisticamente le donne agiscano più degli uomini per il bene comune. Anche per la ragioni che citiamo nel post in cui cerchiamo di spiegare cosa intendiamo, da parte nostra, per politica femminile.
In ogni caso ve la sottoponiamo come ci è pervenuta: ben venga tutto ciò che porta a un dibattito sulla presenza delle donne in politica. 

Il comunicato:
La scommessa del contrario: porsi una domanda per migliorare la condizione italiana
Oggi la politica è fatta al 70% da uomini e solo al 30% da donne: e se fosse il contrario? Se fosse questo il cambiamento necessario per far volare alto l’Italia e migliorare la condizione di tutti noi?
Questa è la domanda che si è posta una un’imprenditrice marchigiana, impegnata da oltre quarant’anni nella gestione di due aziende e profondamente preoccupata per le sorti del proprio paese: l’Italia va a rotoli, bisogna cercare una via d’uscita, percorrere nuove strade per ottenere risultati migliori.
La politica italiana, oggi come ieri, è fatta di uomini: in parlamento le donne siedono solo sul 30% degli scranni, contro una presenza maschile pari al 70%, e nelle amministrazioni locali la situazione non è diversa. Perchè, dunque, non mettere alla prova le donne in politica, dando loro una rappresentanza pari almeno al 70%?
Una partecipazione politica, dunque, mai sperimenta prima, con numeri che sono l’esatto contrario di quelli attuali: un ribaltamento di prospettive che potrebbe, forse, ribaltare anche la condizione, non bella, dell’Italia.
Per dare risposta a questi quesiti nasce “La scommessa del contrario”, un sito che, integrato con i principali social network, chiede a tutti gli italiani di esprimere la propria opinione a riguardo.
Sul sito, oltre a partecipare al dibattito, è possibile rispondere, con un solo click, alla domanda Voteresti un partito politico così composto? (70% donne - 30% uomini).
Tovate l'iniziativa anche sulla pagina Facebook.

E tu, come la pensi? 

1 commento:

  1. io la penso come avete detto voi: bello sognare ma le donne non vogliono essere discriminate mica discriminare
    detto questo ormai tantissimi studi dimostrano che le donne sono meno corrotte degli uomini - già il fatto che i condannati per tutti i reati possibili e immaginabili sono in schiacciante prevalenza maschi (come ho appreso al vostro link) lo dimostrerebbe
    ma anche più empatiche forse proprio perché proiettate dalla capacità riproduttiva a contenere insomma, comprendere, l'altro, anziché pensare solo a se stesse
    ciao, Maddalena

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