giovedì 5 settembre 2013

Altradimora 2013: una 3 giorni sul tema "politica, sostantivo femminile"

Inizia domani il sesto incontro annuale di Altradimora - Officina dei saperi femministi - Marea: una 3 giorni sul tema “politica, sostantivo femminile”.
Né estranee, né cooptate, né indifferenti, né escluse dalla politica: questo incontro pone al centro visioni, strumenti e progetti politici con ottica di genere, utili a metterci tutte in grado (chi da fuori chi da dentro le istituzioni) di non indebolire l’azione comune e di salvaguardare (anche contro il disconoscimento per ignoranza e incuria), la ricchezza prodotta da quattro generazioni di donne.

Ecco perché la “politica”: un tema quanto mai attuale e su cui è necessario che le donne si confrontino, anche e soprattutto alla luce degli ultimi eventi.
Qualcosa a cui dal femminismo è stata soprattutto opposta estraneità: un atteggiamento chiarissimo e puntuale, che però ha contribuito a isolare le femministe e le attiviste, facendo emergere da una parte soggettività femminili "neutre" (a destra ma anche a sinistra), dall’altra spingendo l’onda (che, dopo Usciamo dal silenzio e il ritorno in pista dell’Udi, sembrava riemersa con Snoq), nella risacca di un trasversalismo ambiguo. E perché lo è? perché propugna la sacrosanta presenza femminile in ogni dove, ma senza dire quale segno di femminile e di politica femminile sia necessario.
[Tema che sta molto a cuore a noi delle rete-blog politica femminile, e che abbiamo affrontato più volte, ad esempio quiqui • e qui, ndr]. 
Una posizione di trasversalismo che, con un termine brutto ma efficace, è stata definita donnismo: insomma più donne, basta che siano donne, senza interrogarsi su cosa, e come, queste donne vanno a fare, dire, disfare e proporre.

Al contrario di quanto avvenuto in altri paesi, in Italia la proposta di una lista solo di donne (e di femministe) è sembrata impossibile anche solo da pensare e da ragionare. Anche senza configurarsi come un partito, o comunque rompendo la logica del legame stretto e necessitante con le strutture tradizionali: al grande incontro di Paestum, che poteva essere uno dei luoghi dove ragionarne, non è emerso molto su questo. Ma alcuni segnali sono stati importanti – come dimostra questo intervento di Alessandra Bocchetti:


Ora, con l’imperare della cosiddetta antipolitica come sinonimo del rifiuto rabbioso non tanto dei partiti, ma della politica stessa come luogo dove si elaborano insieme le priorità, i bisogni e i desideri delle donne e degli uomini che abitano e danno corpo alla cittadinanza, l’emergenza è quella di ritrovare senso. A partire dal tornare a fare e a dire della politica come politica delle donne.

Nel video la Bocchetti cita il "vuoto di relazione" fra le politiche elette e le donne (e il mondo femminista). Un punto davvero cruciale, che ci conferma che occorre creare ponti.
Ponti verso le donne (dalle più giovani ma non solo), che oggi sono dentro alla politica (nei movimenti come nelle istituzioni) ma che non hanno la percezione dell’importanza della differenza di genere, e sono formidabili portatrici d’acqua nel mare della neutralità.
Ponti per arginare l’ennesima cancellazione non solo delle donne come corpi, ma come intelligenze e visioni lontane e antitetiche a quelle del patriarcato.
Ponti, iniziative e pratiche che formino, anche, le e i giovani alle priorità della politica: non solo, giustamente, diminuzioni di stipendio al parlamento, ma anche rinarrazione sistematica della storia dei diritti e delle analisi dei femminismi.

Come si svolgono i seminari
La modalità di discussione è circolare e non frontale, e prevede facilitazioni introduttive per offrire stimoli a chi partecipa per poi condividerli nella discussione collettiva. Le facilitazioni sono filmate e poi rese disponibili e scaricabili al sito della radio delle donne
Gli interventi di apertura saranno tenuti da:
Valentina Bazzarin, ricercatrice precaria Bologna
Laura Cima, Laboratorio politico, Torino
Cecilia Cortesi Venturini, consigliera di parità, avvocata, Parma
Antonella Cunico, Femminile plurale, Vicenza
Daniela Dioguardi, Udi, Palermo
Erminia Emprin Gilardini, Altradimora/Marea, Corciano
Paola Lanzon, Presidente Consiglio comunale, Imola
Adriana Nannicini, femminista, psicologa, Milano
Rosangela Pesenti, Udi, Gruppo Sconfinate Romano di Lombardia
Annamaria Sarzotti, Donne in movimento, Val Susa

Programma
• Venerdì 6 settembre: 
dalle 18 arrivo partecipanti, cena e video
• Sabato 7 settembre: 
dalle 8,30 colazione, 9,45-13,30 seminario, Buffet, 15-19,30 seminario, 19,30-20,30 attività per il benessere, 21 cena, 21,45 Lisistrata - spettacolo teatrale della Compagnia teatrale Stregatti
• Domenica 8 settembre: 
dalle 8,30 colazione, inizio seminario 9,45 fino a 13,30
14 Buffet e saluti, con mercatino liberato (ciascuna porterà da casa gli oggetti che desidera barattare -  libri, vestiti, accessori vari).

Info, dettagli e uff. stampa: 


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