Il 22 marzo scrivevamo, su questo blog: dopo il lutto e i terremoti economici, i sopravvissuti usciranno dalle quarantene e cercheranno di ricostruire una normalità. Ma già lo sappiamo, che sarà solo una breve tregua: perché un nuovo virus sostituirà il precedente e si dovrà ricominciare da capo. Lo sappiamo vero? No, non lo sa nessuno, perché di questo non si parla. Ecco, sta succedendo: e ora gli esperti stanno definendo il continuo emergere di nuovi virus come un vaso di Pandora; quale più efficace rappresentazione di una invasione inarrestabile di mali?
L’ultimo virus appena scoperto (chiamato G4 EA H1N1) discende dal virus H1N1 della Spagnola, che fece strage nel 1919, e che era ricomparso modificato nella versione che ci ha colpiti nel 2009 : dopo essersi adattato all'uomo, dall’uomo è tornato nei maiali e da qui torna a colpire noi, in una nuova variante, descritta come “una sorta di Arlecchino genetico che ha in sé i virus suini H1N1 americano ed eurasiatico, mescolati con un frammento del virus degli uccelli e con un virus umano”. E insomma un nuovo virus contro cui, se dovesse raggiungerci, i vaccini già sviluppati sono impotenti.
Le “provette naturali” nelle quali questi e molti altri virus rimescolano il loro patrimonio genetico sono numerosi animali nelle foreste così come negli allevamenti; ma la vera causa della loro diffusione e della loro pericolosità siamo noi. Il fattore pericoloso, per se stesso e per gli altri esseri, è l’uomo.
Incubatore e diffusore è l’ insano sistema economico ed alimentare umano, lo stesso che produce surriscaldamento e inquinamento e l’avanzare inarrestabile della desertificazione, dell’estinzione delle specie e quindi della povertà. Tutto questa ha rapidamente portato il Pianeta al collasso, molto rapidamente, e la soluzione non un vaccino. La soluzione è sapere cosa succede, per davvero. La soluzione è cambiare radicalmente abitudini; da subito. La soluzione è che la politica acceleri un’azione che finora è stata ininfluente: serve una vera rivoluzione; la rivoluzione delle soluzioni.
Qualcosa che potrà essere realizzato solo se le donne riusciranno davvero a prendere voce e capacità decisionale su questo Pianeta, e troveranno la forza di respingere la cultura dello stupro. Ricominciamo dal 2013, da quello che scrivevamo proprio qui, 7 anni fa, ponendo all'attenzione le parole di Vandana Shiva: le riforme economiche basate sull'idea di una crescita illimitata in un mondo limitato possono mantenersi solo attraverso il furto delle risorse del debole da parte del potente. E il furto di risorse, essenziale per la “crescita”, crea una cultura dello stupro: lo stupro della terra, delle economie locali autosostenibili, lo stupro delle donne.
Basta, non c'è più tempo; è ora di cambiare. Anche e soprattutto di questo discutiamo, mercoledì 8 luglio 2020, all'assemblea nazionale delle donne che avrà luogo alla Casa Internazionale delle donne di Roma, che potrà essere seguita anche in videoconferenza. A breve i link per collegarsi e partecipare.
Basta, non c'è più tempo; è ora di cambiare. Anche e soprattutto di questo discutiamo, mercoledì 8 luglio 2020, all'assemblea nazionale delle donne che avrà luogo alla Casa Internazionale delle donne di Roma, che potrà essere seguita anche in videoconferenza. A breve i link per collegarsi e partecipare.
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