Cherchez la femme, sempre e comunque. E c’è sempre un gradino più in basso; il senatore
Corradino Mineo [in questo senso recidivo: vedi questo post; e ricordando che altrove - qui - lo abbiamo citato anche in positivo] si candida a scenderli tutti per dimostrare che, ahinoi, al peggio non c’è mai fine. Per le sue
rovinose discese sceglie sempre lo stesso terreno, forse a lui più congeniale,
quello trito e ritrito della misoginia sfrenata. Stavolta condita in salsa
mafiosetta, con la penosa e anacronistica parodia del maschio siculo. “Renzi
non si fa scrupoli, rivela conversazioni private, infanga per paura di essere
infangato. E sa che io so. So quanto si senta insicuro quando non
si muove sul terreno che meglio conosce, quello della politica contingente».
Non pago, ecco la stoccata finale del senatore Mineo: «So quanto possa sentirsi subalterno a una donna
bella e decisa. Fino al punto di rimettere in questione il suo stesso ruolo
al governo».
E così l’autonominatosi
maître à penser della “sinistra sinistra” o “cosa rossa” si scaglia contro il “meschino,
arrovinato da sta fimmina”. Poco importa chi sia l’arpia che prende a
scappellotti il premier Renzi, tanto , ci rassicura Mineo, “lui sa che io so”. Per gli amanti del "cherchez la femme" c'è già chi scrive si tratti della ministra per le
Riforme Maria Elena Boschi. Nel caso, c’è da notare come sia salita nella considerazione
di Mineo. Un anno e mezzo fa, proprio durante il famoso dibattito su “Matteo
ragazzino autistico” (per rinfrescare
la memoria, il già citato post)
liquidava così la ministra: ”Si è
convinta che poteva fare tutto, ma non è assolutamente in grado. Si è convinta
che lei poteva trattare con Berlusconi e Calderoli, non è in grado". Il cammino della riforme
(ogni critica politica è lecita e salutare, ma non è il caso del capolista Pd
in Sicilia) ha dimostrato che a babbiare è semmai il recidivo Mineo.
Che conferma di meritare un
posto d’onore nell’Olimpo dei parlamentari misogini e sessisti, quali Barani e D’Anna e i tanti altri che si sono distinti per volgarità emeschinità. Poveri uomini vecchi (non solo anagraficamente) e ridicoli
costretti a competere con donne giovani (e magari belle) e preparate. Cosa che di alcuni
di loro proprio non si può dire
Cinzia Romano
E' squallido, penoso e malevolo, incurante del male che può fare alle persone che tira nel mezzo, loro malgrado. Incommentabile e ingiustificabile.
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