venerdì 28 agosto 2015

La giustizia dello stupro. Narendra Modì, dove sei?

Ma complimenti, mondo evoluto e paritario. Dopo la teologia dello stupro, scopriamo la giustizia dello stupro; e questa volta siamo in India
La storia è semplice, straziante e raccapricciante: un ragazzo e una ragazza si amano da anni, ma la ragazza viene forzata a sposare un uomo appartenente alla comunità di Jat. Dopo 1 mese i due fuggono; per rappresaglia le 2 sorelle del ragazzo, di 23 e 15 anni, vengono condannate a essere stuprate; e poi esposte nude al pubblico, con il volto annerito. La condanna si deve a un tribunale tribale, al 100% maschile,
Narendra Modì, dove sei? Tu, che hai detto queste parole: pensate a educare i figli maschi, più che a controllare le figlie - come puoi consentire un simile abominio? Di certo al Primo Ministro indiano non arriverà la flebile voce di questo blog; ci auguriamo gli arrivi almeno quella di questa petizione (a cui rimandiamo tutte e tutti).

La "sentenza" (perché, si, di una vera sentenza si tratta!) è stata emessa da un Khap Panchayat. Ma cos'è un Khap Panchyat? Il Khap è un gruppo di villaggi uniti per casta e per zona geografica, e il Panchayat è la sua assemblea. Un consesso tutto al maschile, interamente deputato a controllare la vita dei giovani, e soprattutto delle donne, e a perseguire ogni relazione d'amore.

E che dà regole, ovviamente; volete conoscerne una contro lo stupro? non mangiare un certo piatto, ad esempio (in questo caso di spaghetti locali), perché lo stupro non si deve certo alla mentalità patriarcale di possesso delle donne, ma a certi cibi che danno propensione a stuprare. Oppure al fatto che le ragazze possano usare jeans e telefoni; proibiti anche quelli. In altre parole sono istituzioni che regolano e promuovono il femminicidio [secondo una consolidata tradizione che ha molte forme]. Sono tribunali totalmente fuori dalle vere istituzioni, ma i governi non hanno mai fatto nulla per controllarli; e lo strapotere di questi consessi criminali si deve proprio alla debolezza intrinseca delle istituzioni democratiche in queste zone. In nome della fratellanza e dell'onore i Panchayat impongono i loro diktat attraverso multe, boicottaggi sociali e persecuzioni tali che nella maggior parte dei casi le vittime finiscono per essere uccise o costrette al suicidio; il tutto con la complicità della polizia.
I Khap Panchayats (che risalgono al XIV° secolo) sono ancora presenti soprattutto in Haryana, Uttar Pradesh e in parte del Rajasthan. In alcuni villaggi di Haryana le ragazze giovani sono regolarmente minacciate, abusate e uccise a causa dei loro verdetti. È diffusa l'usanza di avvelenare le adolescenti con antiparassitari e poi gettarne i corpi nel fuoco senza dover nemmeno procedere a un rapporto di polizia.
Su ogni ragazza pesa l'obbligo di essere custode dell'onore del villaggio: è così che su di lei pesa anche l'intero onere della siblinghood, cioè della responsabilità delle azioni anche dei fratelli maschi. Questo spiega quanto dice l'avvocato delle 2 sorelle, Vivek Singh: "il 30 luglio, la comunità di Jat ha tenuto un Khap Panchayat per vendicare il disonore. Le sorelle sono state condannato a essere violentate e a sfilare nude, dopo l'annerimento dei loro volti, perché il fratello era fuggito con la ragazza che amava".
Ecco. A un passo da casa non c'è solo l'Isis; c'è la barbarie patriarcale che impera. E questo è il nostro mondo di oggi.
E chiedeteci ancora perché abbiamo bisogno di femminismo.

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