Un progetto che ci sta molto a cuore, nato in contemporanea, e nell'alveo, della discussione che condusse anche al progetto della Rete delle reti femminili. E senz'altro fra i progetti più interessanti e creativi, per un riequilibrio di genere nell'educazione e nella cultura, che si siano visti negli ultimi anni, portato avanti con inesauribile energia dalla sua ispiratrice, Maria Pia Ercolini.
Ora Toponomastica femminile, fra le numerose iniziative promosse, giunge alla seconda edizione di un bellissimo concorso promosso in collaborazione con la Federazione Nazionale degli insegnanti: rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, inclusi atenei ed enti di formazione, è finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società:
Attraverso attività di ricerca-azione svolte da ragazze/i si vogliono individuare e descrivere percorsi culturali e itinerari di genere femminile in grado di riportare alla luce le tracce delle donne nella storia e nella cultura del territorio, modelli di valore e di differenza sui quali riflettere e ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità maschile e femminile. Le giovani generazioni non sempre sanno che la cittadinanza femminile, asimmetrica per millenni, è una recente conquista. E che, anche dopo avere ottenuto il diritto di voto, le donne italiane hanno continuato ad essere sottoposte alla patria potestà senza poter accedere a molti ruoli della Pubblica Amministrazione. Le disparità, mai colmate del tutto nonostante il richiamo alla parità di diritti della nostra Costituzione, pongono la necessità di ripercorrere la storia delle battaglie e delle conquiste di altre generazioni, sia attraverso i segni che le donne hanno lasciato sul campo, sia attraverso l’assenza di segni, la cancellazione della memoria, verificabile anche nella toponomastica. A partire dall’osservazione della città, del quartiere e delle sue strade, delle aree verdi, pedonali e ciclabili, dei musei, dei luoghi pubblici e condivisi, la proposta intende promuovere la ricerca storica e l’analisi del patrimonio culturale, ambientale e civico e riscoprire le donne che si sono distinte per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti. Riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e assenti, le/gli studenti impegnate/i nel lavoro di ricerca-studio saranno stimolate/i a sviluppare il lavoro in modo autonomo, critico e responsabile, collaborando alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.
Il carattere trasversale della toponomastica e dello studio del territorio offre numerose opportunità didattiche di integrazioni interdisciplinari e nel contempo permetterà a bambine e bambini, a ragazze e ragazzi di sviluppare forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città.
Scuole/atenei/enti di formazione dovranno inoltrare i lavori completi e la relazione docente entro l’8 marzo 2015.
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