Approvata in Francia la legge sulla parità: adottato ieri, 23 luglio, il disegno di legge sostenuto da Najat Vallaud-Belkacem, ministra e portavoce del governo per i diritti delle donne.
Ecco cosa cambia avere un serio Ministero per le Pari Opportiunità! o meglio ancora, proprio come in Francia, una ministra dedicata a vigilare sui diritti delle donne in modo trasversale a tutti i ministeri. Di questa legge avevamo già parlato in questo post.
Di cosa si tratta esattamente? Il testo completo è consultabile qui, mentre a questo link trovate l'infografica che riassume le misure essenziali introdotte. Il nuovo testo, in seguito a un accordo tra deputati e senatori, è stato approvato in due assemblee grazie ai voti della sinistra e della maggior parte dei centristi, mentre la maggioranza degli eletti UMP si sono astenuti: ma - nemmeno a destra - nessuno ha votato contro.
Per contrasto, giova ricordare il grottesco comportamento dei politici italiani maschi, che utilizzando a ripetizione il vigliacco trucco dei voti segreti, hanno reiteratamente votato trasversalmente perfino per affossare la doppia preferenza. E che proprio in questi giorni tornano a dar prova del loro anacronistico maschilismo nell'opposizione alla legge per il diritto di scelta sul cognome, che dovrebbe introdurre l'opportunità di scegliere il materno.
Terrori che, a quanto pare, non fanno più presa sui francesi, che pure ghigliottinarono Olympe de Gouges per aver osato scrivere la "Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina".
Ma dalla Rivoluzione Francese ad oggi un paio di secoli non sono trascorsi invano. Meglio tardi che mai, al cuore della nuova legge il contrasto alla violenza e alle discriminazioni, il congedo parentale anche maschile e la riaffermazione del diritto alla scelta in termini di Interruzione di gravidanza: il testo estende anche il reato di "interferenza con l'aborto", che riguarda adesso anche tutte le azioni per bloccare l'accesso alle informazioni sull'interruzione di gravidanza e alla sua applicabilità in rapporto alla relativa legislazione.
Terrori che, a quanto pare, non fanno più presa sui francesi, che pure ghigliottinarono Olympe de Gouges per aver osato scrivere la "Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina".
Ma dalla Rivoluzione Francese ad oggi un paio di secoli non sono trascorsi invano. Meglio tardi che mai, al cuore della nuova legge il contrasto alla violenza e alle discriminazioni, il congedo parentale anche maschile e la riaffermazione del diritto alla scelta in termini di Interruzione di gravidanza: il testo estende anche il reato di "interferenza con l'aborto", che riguarda adesso anche tutte le azioni per bloccare l'accesso alle informazioni sull'interruzione di gravidanza e alla sua applicabilità in rapporto alla relativa legislazione.
Nessun commento:
Posta un commento