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venerdì 7 novembre 2014

Rosa Shocking. Violenza, stereotipi... e altre questioni del genere

Rosa Shocking: è l'eloquente titolo dell'ultimo Report su violenza e stereotipi di WeWorld (già nota ome Intervita) che sarà presentato alla Camera dei Deputati martedì 18 novembre.

Titolo mutuato da un evento del 2013, contro la violenza, per il quale fu scelto da UDI Monteverde e Movimento Artisti Arte Per. Un'ottima scelta: perché per una volta il "rosa shocking" non è riferito a vacui stereotipi, ma evoca efficacemente scioccanti realtà.
In occasione della presentazione avrà luogo anche un dibattito con i media, sulle problematiche legate alla comunicazione su questo tema. 
Parteciperanno la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini e il Premier Matteo Renzi; il quale - ricordiamo - ha tenuto per sé la Delega alle Pari Opportunità (limitandosi a nominare una consigliera).
Interverranno inoltre Marco Chiesara (Presidente WeWorld Intervita Onlus); Nando Pagnoncelli (Ipsos); Massimo Guastini (Presidente ADCI - Direttore Creativo&Partner cOOkies) e Stefano Piziali (Responsabile Advocacy WeWorld Intervita Onlus); Valeria Fedeli (Vice Presidente Senato) ed Ermenegilda Siniscalchi (Capodipartimento per le politiche con la Famiglia).
I Media invitati per il Dibatto saranno rappresentati da:
Maria Bollini - Presidente del Comitato per le Pari Opportunità della Rai
Urbano Cairo - Presidente Cairo Editore
Fedele Confalonieri - Presidente Mediaset
Alberto Contri - Presidente Pubblicità Progresso
Diamante D'Alessio - Direttrice IO Donna
Luca Dini - Direttore Vanity Fair
Barbara Stefanelli - Vice Direttrice Il Corriere della Sera
Rosa Urso - Production's Supervisor Endemol Italia
Andrea Zappia - Amministratore Delegato Sky
Modera: Luisa Betti
Per accreditarsi scrivere a comunicazione@intervita.it  
Martedì 18 novembre ore 10.00, Camera dei Deputati, Sala della Regina; Piazza Montecitorio, Roma (accesso consentito solo in orario e fino a esaurimento posti; Si ricorda che, nei palazzi della Camera, per gli uomini è d'obbligo la giacca.)

WeWorld Intervita è una Ong attiva in Italia e nel Sud del Mondo; si occupa di diritti dei bambini e delle donne e stila rapporti sulla violenza e gli stereotipi di genere

venerdì 1 agosto 2014

1 agosto 2014: entra in vigore la Convenzione di Istanbul. Lettera morta senza un Ministero per le Pari Opportunità

Buongiorno! oggi, 1 agosto, entra finalmente in vigore la Convenzione di Istanbul. Un grande giorno, per le donne - e per ogni paese che si voglia dichiarare civile. Ma, c'è un ma. Gli strumenti per attuarne i propositi non esistono. A partire dal Ministero per le Pari Opportunità - gli strumenti concreti che soli possono fare la differenza. 
Abbiamo un dipartimento… qualcosa che è pari più o meno a un quasi-niente, con tutto quello che ne segue - e che non ne consegue. Aspettare stanca. Lamentarsi stanca. Ripetersi anche. Una, due, tre, trecento volte.

Il Parlamento glissa. Ha sempre "cose più importanti" di cui occuparsi (litigare, in infinite risse inutili). Oggi (nel disinteresse generale, mentre i parlamentari lasciavano rumorosamente l'aula essendo "tardi") Pia Locatelli ha ricordato che proprio l'Italia è stato il primo Paese europeo a ratificare la Convenzione. Peccato però, ha aggiunto, che i provvedimenti presi in Italia (peraltro criticabili - aggiungiamo noi, a partire dal Decreto cosiddetto "antifemminicidio", per le ragioni qui ben documentate, ndr) non siano ancora accompagnati dagli strumenti indispensabili per renderli efficaci: i fondi (comunque insufficienti) non sono ancora disponibili e il piano antiviolenza entrerà in vigore (forse), solo dal prossimo autunno. 
E apprezziamo abbia concluso sollecitando, ancora una volta, il Presidente del Consiglio a ripristinare il Ministero delle pari opportunità o, almeno, a nominare una figura all'interno della Presidenza del Consiglio che ne assuma le deleghe.

Necessità continuamente, inutilmente denunciata dalle donne fuori e dentro al Parlamento, e appena richiamata, per inciso, anche con questa petizione lanciata da un'altra parlamentare, Giulia Di Vita.