martedì 16 agosto 2022

Peste suina: cosa c'è dietro il paradosso degli abbattimenti di animali sani e ben tenuti

di Sabrina Giannini / Perché la battaglia in difesa della Fattoria degli Ultimi è politica, ancora prima che animalista? Perché sta svelando un sistema, quel Dorian Gray chiuso in soffitta, legale quindi ai loro occhi perfetto, ma un mostro. Il paradosso è sotto gli occhi di tutti e prima o poi quel mostro uscirà. Se abbattono questi animali sani e liberi devono dire perché non abbattono anche tutti gli altri, sani ma chiusi e in condizioni penose. 

Di seguito l'email che ho inviato ad Angelo Ferrari, Commissario che gestisce la Peste suina africana, e in copia a presidente Nicola Zingaretti, ass. Alessio D'Amato e ministro Roberto Speranza.

Gent.mo Commissario Ferrari,

sono l’autrice e ideatrice del programma di RAI TRE Indovina chi viene a cena, l’unica trasmissione italiana interamente dedicata all’ambiente, alla sostenibilità, alla salute, al cibo e al benessere animale.

In merito al provvedimento di abbattimento  notificato al Santuario “La sfattoria degli animali” della signora Samaritani dalla ASL RM1, a seguito del contenimento della peste suina africana, Le chiedo di poter avere alcune delucidazioni e di conoscere con almeno un giorno di anticipo la data prevista per l’abbattimento, e di documentare le operazioni di abbattimento  con le nostre telecamere al fine di verificare la modalità di abbattimento in linea con le norme. 

In particolare Le posso già anticipare le mie perplessità e le argomentazioni che le sottoporrei: 

• non c’è alcun esemplare positivo alla PSA nella Sfattoria sebbene si trovi in un’area infetta (ma che ha colpito, mi risulta, un allevamento intensivo. Avete dunque provveduto ad eliminare anche tutti gli animali che vivono negli allevamenti intensivi presenti nella zona infetta?). 

• è stato dichiarato che il problema è di biosicurezza, di abusivismo e molte altre lacune nella gestione. Ma questi sono problemi assolutamente gestibili e reversibili...  

• Il limite dei 2 animali_suini possibili da detenere è di per sé la dimostrazione di una normativa che poggia su una visione industriale dell’allevamento, criticata dalla scienza alla quale la politica non si vuole adeguare per una evidente convenienza. Un sistema, quello degli allevamenti intensivi, che invece può legalmente costringere una scrofa per mesi in una gabbia di gestazione, ucciderla dopo tre parti con i quali partorisce 10/12 suini alla volta e che, in genere, hanno una percentuale di mortalità dovuta all’asfissia.  

Questo provvedimento, che riguarderà suini e cinghiali allo stato libero e sani, appare a più persone ormai paradossale visto che l’allevamento intensivo che si intende con questo abbattimento proteggere è stato più volte criticato dalla politica del green new deal, della Next Generation. 

Un sistema che fa un uso abnorme di antibiotici dovuto all’assembramento e alle numerose infezioni, uso che causa la devastante problematica dell'antibiotico-resistenza (7-10 mila morti umani l’anno), da me più volte documentata anche nelle inchieste passate a Report (puntata Resistenza passiva) e le più recenti di Indovina. Un sistema che consuma soia OGM dal Brasile e quindi corresponsabile della deforestazione, concausa di gas serra e, peggio ancora, ponte epidemiologico di virus e zoonosi (cito il rapporto “Frontiers dell’UNEP. 2016") 

Tutto questo, segno evidente che le normative possono essere modificate o, come avviene quando serve o quando si vuole, derogate. 

In attesa di un Vostro cortese riscontro

Porgo i miei più cordiali saluti

Sabrina Giannini


Petizione Salviamo gli animali della Fattoria dall'abbattimento qui

La Sfattoria Degli Ultimi é un rifugio per maiali salvati da condizioni di maltrattamento e cinghiali inurbati che avrebbero potuto creare problemi alla comunità e che pertanto sarebbero stati abbattuti secondo i protocolli vigenti.

Sito a Roma, nella campagne a nord della capitale, il rifugio ospita piú di cento animali in 5000 metri di giardino e due enormi stalle, in cui sono liberi di scorrazzare.

Gli animali sono tutti censiti presso la Asl territoriale di riferimento e tutti microchippati in quanto registrati come animali non DPA (non destinati ad uso alimentare).

Come é noto, dall'inizio di quest'anno l'Italia é stata interessata dalla diffusione della peste suina africana e tra le varie zone indicate come zona rossa, é rientrata anche quella della Sfattoria. Nonostante la normativa vigente escluda categoricamente gli animali non DPA dall'abbattimento contro la diffusione della peste suina, la Asl territorialmente competente minaccia di procedere con l'abbattimento di tutti e cento gli animali sanissimi della Sfattoria.

I gestori e i volontari che da piú di un anno e mezzo si adoperano per il sostentamento, le cure e il benessere di questi animali sono disperati e chiedono aiuto a tutte le persone di buon cuore e coscienza affinché questa assurdità non venga perpetrata.

Nessun commento:

Posta un commento