di Pietro Omodeo Sr • Una settimana fa ho ricevuto due pubblicazioni interessanti per il problema del riscaldamento globale.
La prima è uno studio diretto da Sandro Lovari, etologo di reputazione internazionale, riguardante le popolazioni dei grandi erbivori di montagna. In quelle venti pagine, apparse sulla rivista Climatic Change, si riferisce che questi animali usano trasferirsi in vista della fine della gravidanza e del periodo di allattamento su verdi pascoli ricchi di principi nutritivi utili per quelle delicate funzioni. Sennonché le modifiche dei ritmi stagionali fanno sì che quando oggi essi raggiungono quei pascoli trovino il foraggio ormai secco, non adatto a quel periodo riproduttivo, sicché la mortalità neonatale cresce e si nota un decremento demografico che mette a rischio le popolazioni.
Insomma, un elemento in più da mettere in rapporto col riscaldamento globale.
Nel suo libro "È l’uomo a rischio, non la Terra", Sandra Casellato, studiosa di Idrobiologia, ha esordito occupandosi della salute del Lago di Garda, non tanto quando è affollato di turisti ma quando è freddo, molto turbolento e pericoloso. Questo testo, 50 anni dopo, entra a fondo nel problema del riscaldamento globale informando il lettore sui rischi che esso comporta. Il libro è piccolo, ma congegnato in modo da istruire, pacatamente, il lettore che non se ne può staccare e impara, anche se esperto nel campo dell’ecologia, molte nuove cose. Sandra Casellato riesce in una settantina di pagine a toccare problemi, anche astrusi, come quello che riguarda la tesi di James Lovelock. Questo ricercatore inglese pretende infatti che l’ecosistema del nostro pianeta sia dotato di autocontrollo grazie al quale corregge più o meno prontamente se in qualche parte si generano squilibri: prima o poi li corregge. Lovelock ha ottenuto credito presso Lynn Margulis, una botanica che ha autentici meriti nel campo della biologia teorica. Sandra Casellato sa cogliere prontamente i lati deboli della tesi e se ne sbarazza per proseguire nella sua esposizione concludendo, in armonia con Greta Thunberg, che l’attuale generazione di uomini politici non ha il diritto di gestire i destini delle generazioni future come a loro piace, ma ha il dovere di decidere per il bene delle generazioni future che a loro volta dovranno fare altrettanto.
Queste due donne non proclamano a vuoto rischi inesistenti. Reclamano perché ‘i grandi’ della Terra non tentano in alcun modo di riparare a danni che sono sotto gli occhi di tutti.
Mentre leggevo queste opere la televisione ci informava sulla devastazione causata dal maltempo in Piemonte, Liguria e Provenza e sullo sconvolgimento della viabilità causato dal crollo di ponti e dalla rovina di lunghi tratti di strade. In Internet si commentava con angoscia l’enorme strage di un miliardo di uccelli migratori nel New Mexico in fiamme, accompagnata assurdamente da una brusca caduta della temperatura ambientale di una ventina di gradi.
[aggiungiamo la macchia tossica lunga 40 chilometri comparsa in Kamtchatca nella Russia orientale, che da giorni sta causando morie di animali; ma sempre nuovi disastri sono in corso, di cui spesso non veniamo a sapere nulla, ndr].
Su un altro canale televisivo una giornalista molto amata accusava i dirigenti della Cina del ritardo di un mese e mezzo con cui hanno dato l’allarme sulla possibilità di una pandemia da coronavirus, colpa grave da aggiungere a tante altre secondo Donald Trump, ansioso di rinnovare la guerra fredda a danno di quel grande paese.
Deve esser chiaro che colpa molto più grave è quella di non aver ascoltato il parere degli specialisti e la voce e la preghiera di Papa Francesco sul danno che la politica economica dei paesi industrializzati sta causando, mettendo in grave pericolo il futuro dell'umanità.
Rifiutarsi di considerare i rischi derivanti dal riscaldamento globale equivale allo schierarsi con coloro che sostengono che il SARS-CoV-2 non esiste, non rappresenta un pericolo. Significa schierarsi con coloro che pretendono che la Terra sia piatta, significa accogliere la più mostruosa fake news che sia stata divulgata, la peggior menzogna di questo periodo tanto ricco di menzogne.
Non è solo tradire la verità, è anche il tradimento delle nuove generazioni che rivendicano il sacrosanto diritto di avere un futuro.
È vigliaccheria.
Pietro Omodeo Sr, 13 ottobre 2020
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