Carissime tutte, la rete #nonunadimeno dal proprio blog invia una lettera a tutte le partecipanti alle mobilitazioni dell'8 marzo scorso. Invito che, da qui, estendiamo anche a quelle che non c'erano.
... vi scriviamo, scrive il blog della rete, dopo lo Sciopero globale dello scorso 8 marzo, in primo luogo per ringraziare tutte per la forza, il coraggio, la passione, la fantasia con cui è stata animata e fatta vivere questa splendida giornata di lotta e mobilitazione globale.
Si; non era facile, non è stato facile, proclamare la violenza maschile sulle donne ragione abbastanza concreta perché le donne di tutto il mondo, da decine e decine di paesi, si decidessero a indire a livello planetario uno sciopero delle donne; in Italia per chiedere lo sciopero generale. E' stato davvero un evento senza precedenti. Eppure, noi lo sentivamo nei nostri corpi, nelle nostre teste, nel nostro diritto inalienabile a vivere e lavorare con dignità e libertà; perciò lo abbiamo fatto.
Si; non era facile, non è stato facile, proclamare la violenza maschile sulle donne ragione abbastanza concreta perché le donne di tutto il mondo, da decine e decine di paesi, si decidessero a indire a livello planetario uno sciopero delle donne; in Italia per chiedere lo sciopero generale. E' stato davvero un evento senza precedenti. Eppure, noi lo sentivamo nei nostri corpi, nelle nostre teste, nel nostro diritto inalienabile a vivere e lavorare con dignità e libertà; perciò lo abbiamo fatto.
In tanti luoghi di lavoro, nei servizi e nelle cooperative, nelle scuole e negli ospedali, nel pubblico impiego come in quello privato, in tante hanno incrociato le braccia, e non solo le lavoratrici dipendenti; lo hanno fatto anche, mettendosi doppiamente a rischio, le lavoratrici autonome e parasubordinate, quelle precarie che il diritto di sciopero non lo hanno. Ognuna mettendosi in gioco a suo modo e non solo in Italia: fiumane di donne si sono riversate ovunque nelle piazze, milioni di donne hanno scioperato e si sono mobilitate in tutto il mondo, in oltre 50 paesi.
Dobbiamo dirlo, senza arroganza: forse il più importante evento di lotta degli ultimi decenni. O forse, senza forse. Passato l’evento, con il ricordo ancora nitido, si tratta ora di mettere a frutto questa esperienza e di consolidare questa straordinaria nuova marea femminista.
Dobbiamo dirlo, senza arroganza: forse il più importante evento di lotta degli ultimi decenni. O forse, senza forse. Passato l’evento, con il ricordo ancora nitido, si tratta ora di mettere a frutto questa esperienza e di consolidare questa straordinaria nuova marea femminista.
Primo obiettivo lavorare a un nuovo Piano femminista contro la violenza, che già le assemblee nazionali di novembre e di febbraio scorsi hanno cominciato a delineare. Per questo motivo la rete invita tutte a continuare insieme partecipando ai prossimi momenti di discussione: dai Tavoli che stanno proseguendo nel lavoro sul Piano, sino alla prossima assemblea nazionale #nonunadimeno, che si svolgerà a Roma il 22 e 23 aprile.
Occasioni concrete per elaborare collettivamente quanto è accaduto lo scorso 8 marzo e per andare avanti.
Occasioni concrete per elaborare collettivamente quanto è accaduto lo scorso 8 marzo e per andare avanti.
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