mercoledì 6 dicembre 2017

Dedicato a tutti quelli che "la violenza non è di genere"

Se oggi mi suicidio non è per ragioni economiche, ma per rispedire ad Patres le femministe che mi hanno rovinato la vita. 

Dopo 7 anni in cui non succede niente di buono ho deciso di mettere i bastoni fra le ruote a queste viragoAnche se i media mi definiranno uno ‘sparatore folle’, mi ritengo invece una persona razionale ed erudita, che solo la forza della Morte ha costretto a intraprendere atti estremi. E dato che, scienza a parte, sono per natura un conservatore, le femministe hanno da sempre la speciale facoltà di farmi infuriare. Mentre pretendono di mantenere i vantaggi che derivano dall’essere donne (come assicurazioni più economiche, o il diritto a una lunga maternità preceduta da una lunga aspettativa) cercano anche di arraffare quelli degli uomini. Per esempio, è ovvio che se si eliminasse la distinzione maschile/femminile alle Olimpiadi, non ci sarebbero più donne, salvo che negli eventi decorativi. Perciò si guardano bene dal cercare di rimuovere quella barriera. Sono talmente opportuniste che non trascurano certo di trarre vantaggio dalle conoscenze accumulate dagli uomini attraverso i secoli. E ogni volta che possono cercano sempre di rappresentarli negativamente. (dalla dichiarazione suicida di Marc Lépine)

6 dicembre 1989: il tizio di cui sopra, di 25 anni, irrompe armato di legale carabina nel Polytechnique di Montreal; un bel ragazzo; una faccia da bravo ragazzo. Separa i maschi dalle femmine e inizia la fucilazione di massa delle colpevoli: donne che hanno osato iscriversi alle facoltà di ingegneria. Prima della fucilazione, la sentenza: “siete femministe, e io odio le femministe”; e falciò 27 ragazze. Quattordici persero la vita; erano:
Geneviève Bergeron (nata nel 1968), facoltà di Ingegneria civile;
Hélène Colgan (nata nel 1966), facoltà di Ingegneria meccanica;
Nathalie Croteau (nata nel 1966), facoltà di Ingegneria meccanica;
Barbara Daigneault (nata nel 1967), facoltà di Ingegneria meccanica;
Anne-Marie Edward (nata nel 1968), facoltà di Ingegneria chimica;
Maud Haviernick (nata nel 1960), facoltà di Ingegneria dei materiali;
Barbara Klucznik-Widajewicz (nata nel 1958), scuola infermieristica;
Maryse Leclair (nata nel 1966), facoltà di Ingegneria dei materiali;
Anne-Marie Lemay (nata nel 1967), facoltà di Ingegneria meccanica;
Sonia Pelletier (nata nel 1961), facoltà di Ingegneria meccanica;
Michèle Richard (nata nel 1968), facoltà di Ingegneria dei materiali;
Annie St-Arneault (nata nel 966), facoltà di Ingegneria meccanica;
Annie Turcotte (nata nel 1969), facoltà di Ingegneria dei materiali.

Poi il maschio giustiziere si spara a sua volta. In tasca ha la dichiarazione di cui sopra, con un allegato: una lista di 19 donne colpevoli di aver intaccato, con i loro successi, il legittimo rango maschile. 
Le superstiti si laurearono, battendosi da quel momento contro il sessismo e gli stereotipi. Successivamente al massacro, le iscrizioni femminili alla facoltà di Ingegneria crebbero rapidamente dal 13% al 19%.

Dedicato a tutti quelli che “la violenza è una sola”, la violenza “non è di genere”, “esiste anche la violenza delle donne contro gli uomini”.

A questa tremenda vicenda Denis Villeneuve dedicò il film "Politechnique". L'autore della recensione che trovate QUI conclude così: 
Consiglio la visione del film a un pubblico rigorosamente maschile. Parla di noi. Non sono cose belle.
Anzi, sono cose che mi fanno vergognare, che mi fanno male, perché le grandi tragedie sono figlie delle piccole concessioni: "Ma si! Scherziamo sui gay! Ma certo! Le donne? Cazzi e cazzotti! I negri? A casa loro!” Affidatevi alle ruspe, all’odio dei frustrati. Un giorno qualcuno dirà che siete voi "il problema”. Un giorno riceverete l’odio che avete seminato, l’indifferenza che avete propagandato, e nessuno vi piangerà.





1 commento:

  1. bè... fantastico: sono andata su wikipedia a cercare questa storia, che non conoscevo, e trovo questa descrizione:
    "Lo studente Marc Lépine sparò a 28 persone, uccidendo 14 donne, e poi si suicidò. Il crimine venne perpetrato in meno di venti minuti con una carabina semi automatica ottenuta legalmente."
    Categorie: Massacri scolastici - Canada - Stragi - Eventi del 1989 | Categoria nascosta: Stub - criminalità

    QUALCUNO cambi questa voce.. :-((
    io non mi intendo di come funzioni wikipedia e tantomeno di modificarlo, ma ad esempio: la categoria "femminicidio" non esiste?
    laura

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