martedì 16 maggio 2017

Posto occupato: in ricordo di Laura e Letizia, uccise insieme il 13 aprile scorso

E' trascorso poco più di un mese dal duplice  femminicidio di Laura Pezzella e Letizia Primiterra avvenuto il 13 aprile scorso ad Ortona. Sono state uccise da Francesco Marfisi che non accettava la separazione dalla moglie Letizia e che ha voluto accanirsi anche contro Laura, la migliore amica della moglie. Nella mente misogina e maschilista di quest'uomo violento, c'era una lista di donne da uccidere, responsabili di essersi messe contro di lui. Prima di essere fermato e arrestato dai carabinieri, ha ucciso la moglie Letizia che aveva osato separarsi eppoi Laura. 
Ora i genitori di Laura devono affrontare  il dolore per la perdita della figlia e anche prendersi cura dei nipoti, due bambini di 5 e 7 anni che hanno assistito all'uccisione della madre. Colpiti duramente e in tenera età,  da un trauma profondo che dovrà essere elaborato per anni. Laura ha pagato con la vita la sua amicizia con Letizia, il senso civico, il senso di responsabilità di chi non vuole girarsi dall'altra parte e restare in disparte o indifferente. Il 14 maggio avrebbe compiuto 33 anni.  I genitori  hanno voluto ricordarla e anche ricordare il suo esempio e  il suo coraggio, organizzando insieme al Centro antiviolenza di Ortona, Donn-é  l'iniziativa "Per non dimenticare. Posto Occupato, allestendo con manifesti le vetrine del Corso  rivolgendo  un messaggio  alla città e a tutte le donne:  "Un posto occupato in ricordo di Laura che oggi avrebbe compiuto 33 anni, e di tutte le donne vittime di violenza che devono avere giustizia e verità. Non si chiama raptus, non è conflitto, non esiste la provocazione. Si chiama Femminicidio e a ciò non può esserci alcuna giustificazione".  
In attesa del processo, che dovrà chiarire  perché Francesco Marfisi non è stato fermato dopo la denuncia che Letizia aveva fatto ai carabinieri e il coinvolgimento di un servizio territoriale  per donne vittime di violenza, resta il dolore da elaborare per l'ennesima cronaca di una morte annunciata sulla quale è doveroso non far calare il silenzio e non lasciare i familiari di Letizia e di Laura da soli.





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