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martedì 10 marzo 2015

10 marzo 2015 data storica per le donne europee: approvata risoluzione #Tarabella su uguaglianza di genere

La notizia che aspettavamo è arrivata. La Risoluzione Tarabella è stata approvata dal parlamento Europeo, ponendo una pietra miliare nella storia delle donne in Europa, e dunque nel mondoCongratulazioni! a noi e a tutta l'Europa… Anche se - c'è sempre un SE. In questo caso grosso come una  casa.
Nel caso, il fatto che con un emendamento  sia stato previsto il "principio di sussidiarietà", per cui ogni Paese è autorizzato a politiche indipendenti: il che significa che, nei diversi Paesi, le donne europee continueranno ad avere diritti diversi e non  ugualmente avanzati. Ma già è una conquista che la risoluzione, nel suo insieme, e come indirizzo, sia passata. Come scrivevamo QUI, si trattava di una votazione dall'esito niente affatto scontato, sul quale temevano il bis di quanto già avvenuto con la risoluzione Estrella… per questo le donne vigilavano sul processo in corso, e per questo avevano rivolto una lettera aperta agli deputati del Pd.
E così un primo passo, importante, è fatto. Una vera uguaglianza, si sa, è ancora molto lontana; il percorso delle donne non è mai finito... ma si è almeno aperta una strada favorevole su cui proseguire. 
Grazie a tutti gli uomini e le donne che hanno lottato per sostenerla, a partire da Marc Tarabella (nella foto), che ha redatto e presentato il testo.

venerdì 28 febbraio 2014

Diritto di famiglia e proposta di legge di on. Bonafede (Mov5Stelle): approfondiamo

ARCHIVIO/DOSSIER • Il 25 gennaio scorso ho scritto un post seriamente critico indirizzato al Mov5Stelle e in particolare all'onorevole Alfonso Bonafede - ma chiarisco: il tema NON coinvolge "un" partito: ma tutti.
E.. ci riguarda tutti. 
ATTENZIONE: STIAMO PARLANDO DI DIRITTO DI FAMIGLIA
In quel post contestavo a on. Bonafede affermazioni contenute in una sua interrogazione parlamentare (che nello specifico si scagliava contro il DLgs 154, del 28/12/2013). Sono temi centrali in cui è difficile orientarsi, per questo è importante informare. E, fra i vari commenti, uno di rete-blog Politica Femminile chiedeva approfondimenti (vedi foto).
Oggi vedo questo approfondimento quanto mai necessario. Rispondo dunque all'invito con questo articolo-dossier, corredato da tutti i link necessari per documentare le mie argomentazioni; in particolare a miei precedenti articoli di approfondimento che consentono di risalire a tutte le fonti verificabili, come ogni trattazione seria (e che possa assistere anche addetti ai lavori) richiede.
E perché approfondire è ancor più necessario?
Perché le preoccupanti istanze di on. Bonafede (Mov5Stelle), vengono ora condivise anche dal gruppo "Noi con Matteo Renzi". Nientemeno, cioè, che da ambienti di governo.

Proposte di legge, parti in causa e presunti precedenti
Vediamo dunque quali sono le leggi in ballo; ma per maggior chiarezza faccio prima una premessa sull'interrogazione parlamentare oggetto della discussione: nel presentarla on. Bonafede si è fatto portavoce delle istanze di particolari gruppi/associazioni, quali
Adiantum 
I Colibrì
gruppi, insomma, che si autodefiniscono come rappresentanti dei "papà separati" - denominazione peraltro impropria dato che non tutti i "padri separati" si sentono da loro rappresentati.

Ora: nella sua interrogazione parlamentare (che contesta il “decreto filiazione”, varato dal governo Letta) Bonafede afferma che la Francia avrebbe approvato la residenze partagée paritaire, ovvero la residenza alternata (obbligatoria) per bambini con genitori separati. Ma non è vero. Quell'emendamento è stato proposto e discusso ma la Francia non l'ha approvato, bensì rigettato - come si può verificare nel sito dell'assemblea nazionale.

giovedì 18 luglio 2013

Susanna Camusso: nella relazione fra uomo e donna c'è un problema. Ed è un problema di potere

Ci voleva un segretario nazionale donna (e del valore di Susanna Camusso) perché una struttura importante come il sindacato della CGIL (tradizionalmente assai maschilista come tutti, e dico tutti, i sindacati e i partiti), si accorgesse di una verità sotto gli occhi di tutte le donne, ma semplicemente snobbata per definizione. Snobbata con sufficienza, sempre e da tutti, anche e soprattutto là dove dovrebbe essere ben chiara e tenuta sempre ben presente, e cioè nella cosiddetta sinistra. Ma che.. davvero? e che verità sarebbe? 
Sarebbe che la condizione del genere femminile è misura della democrazia di un paese. E infatti (aggiungiamo noi), proprio la guerra indotta fra i sessi con la persecuzione della donna è, precisamente, la prima arma delle dittature. E se si capisce questo, si è già fatta metà strada nella strada da fare e si smette di girare in tondo. 



E si badi, NON solo riguardo ai diritti delle donne: ma proprio dei diritti di tutti. Questo ed altro dimostra di avere chiaro Susanna Camusso, almeno ad ascoltare il discorso da lei tenuto 2 giorni fa all'incontro La violenza sulle donne è un'emergenza. L'immagine e il potere: istituzioni e media verso il cambiamento, organizzato a Milano dalle donne della Camera del Lavoro. E' un intervento davvero da ascoltare e vi invitiamo a farlo: 15 minuti esatti che saranno molto ben investiti.