martedì 20 marzo 2018

Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, gli insabbiamenti, le verità

Era un 20 marzo. In Somalia viene uccisa con il suo operatore una giovane inviata del TG3. 
Indagando su traffici illeciti di armi e rifiuti tossici i due stavano scoprendo che nella faccenda erano coinvolte anche istituzioni italiane, fra cui l'esercito
Pochi mesi prima era stato ucciso anche un sottufficiale del SISMI che a questa giovane coraggiosa forniva informazioni sui traffici di scorie tossiche nel paese africanoUna storia disgustosa, che portò a galla sospetti su responsabilità disgustose, che ebbe epiloghi di disgustosi silenzi ed omissioni. Una sporcizia in cui il suo coraggio ancor più brilla, come un trasparente monito di rettitudine - qualcosa che, grazie ai suoi genitori, lascia oggi anche un segno concreto alle nuove generazioni di giornalisti.




Mi richiama talvolta la tua voce, e non so che cieli ed acque
mi si svegliano dentro: una rete di sole che si smaglia
(...).(Salvatore Quasimodo)

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