mercoledì 1 giugno 2016

Se Sara non sarà, noi saremo Sara. La violenza non è un fatto privato, e il femminicidio colpisce tutte noi

2 giugno 2016: le donne scendono in piazza in varie città d'Italia per gridare la rabbia contro la violenza sulle donne e chiedere impegno e soluzioni per cambiare la cultura maschilista che ci travolge e danneggia tutte e tutti.
Un flash mob diffuso, e ovunque possibile, per rompere l'indifferenza e chiedere a tutti e tutte, ma soprattutto alle donne delle istituzioni, di mettersi in gioco proponendo interventi che vadano oltre l'emergenza.



Tutte le info sulla pagina fb degli eventi.
Di seguito gli appuntamenti del 2 giugno nelle varie città:
- Milano, Piazza della Scala, ore 10
- Roma, davanti al ristorante la Tedesca in via della Magliana 1125, ore 10 
- Napoli
- Livorno, davanti Prefettura ore 10 del 2 giugno
- Pisa, ore 10 piazza XX settembre alle Logge dei Banchi
- Monza, ore 14,30 piazza san Paolo  
- Arezzo
- Genova, Piazza De Ferrari ore 17
- Varese, piazza Podestà (Garibaldino) ore 17
- Isernia 
- Potenza, con il Telefono Donna, il 2 giugno alle 11,30 in Piazza Matteotti (Piazza Sedile) 
- Benevento, ore 10 piazza Matteotti  
- Salerno, ore 11,00 spiaggia di Santa Teresa
- Messina, a Piazza Duomo
- Castiglioncello (LI), piazza della Vittoria, piazzetta di fronte al cancello del Castello Pasquini ore 10
- Latina, ore 10,30 in piazza del popolo
- Palermo, Piazza Politeama ore 10
- Cava dei Tirreni (SA), ore 10
- Bergamo, ore 10 Piazza Vittorio Veneto
- Castelfranco Veneto, ore 10 Piazza 24 maggio
- Torino, ore 17,30 Piazza San Carlo  
- Olbia, in località Santa Lucia, ore 15,00
- Ravenna, via Corrado Ricci dalle 10
- Verona, Piazza Bra ore 10
- Voghera, Campo sportivo Padri Barnabiti ore 20,30, Via Garibaldi
- Reggio Emilia, Piazza Prampolini alle 10

Alle finestre iniziamo ad esporre drappi rossi: che siano indumenti o lenzuola, questi lampi rossi devono simboleggiare il sangue che macchia la nostra società pervasa dalla cultura dello stupro: il sangue delle innumerevoli donne uccise dai loro stessi uomini - fidanzati, mariti e/o anche solo aspiranti tali, e anche da padri, fratelli o altri parenti-padroni. 
Questo sangue continuamente nascosto e rimosso, spacciato per "incidente isolato", camuffato come effetto di "troppo amore", e dunque continuamente negato, deve diventare visibile e scuotere le coscienze di tutti e di tutte.



1 commento:

  1. ..e il Gip dice che è un omicidio d'impeto e non premeditato....Prima ti strangola e poi ti da alle fiamme!!!! Più premeditato di così!!!!!!!!!!!!!!!!





    RispondiElimina