sabato 28 maggio 2016

Un percorso di coaching sulla leadership

I sogni sono desideri... ma come tradurli in realtà? Alle giovani donne che vorrebbero migliorare le loro capacità di leadership e di realizzare i loro obiettivi professionali è dedicata la seconda tappa del seminario “Crea il tuo successo”, organizzato da Young Women Network.
Il workshop si terrà lunedì giugno alle 19.00 presso la sede di Mediobanca (Piazzetta E. Cuccia 1, Milano) e sarà tenuto da  Nancy Cooklin, coach e formatrice che collabora ai percorsi di leadership per le principali aziende italiane e multinazionali, tra cui AXA, Bulgari, Citibank. È anche autrice del libro “Crea te stessa” (Sperling & Kupfer, 2014). Attraverso esercizi e consigli, Nancy Cooklin aiuterà le partecipanti a capire come individuare i propri obiettivi e a trasformare i propri sogni in progetti concreti. L'evento è riservato alle socie Young Women Network e ai giornalisti e blogger accreditati.
Per l'accredito stampa scrivere a: comunicazione.ywn@gmail.com
Qui maggiori informazioniPer associarvi a Young Women Network registratevi QUI.

sabato 14 maggio 2016

L'ultimo ginecologo

Si chiamava Nabil Daas, l’ultimo ginecologo del Ghouta orientale; un uomo a cui va (anche) il nostro commosso grazie.
Centri sanitari e personale medico sono ormai obiettivi di attacchi nel conflitto siriano; ma secondo All4Syria Nabil aveva rifiutato di lasciare la regione perché oltre 10.000 donne avevano bisogno di lui; donne che ora, per avere cure ginecologiche, rischieranno la vita per andare fino a Damasco.

L'Unified Medical Office in Eastern Ghouta ha detto che Nabil Daas era fra i principali pilastri del lavoro medico in questa martoriata regione. Una zona assediata dalle forze del regime e scenario dei più incivili scontri fra le bande guerresche che a vario titolo infestano il paese [la Legione della Misericordia, l'Esercito di Al Fustat legato al ramo siriano di Al Qaeda “Al-Nusra”, l'Esercito dell'Islam dei cosidetti “ribelli moderati” sostenuti dalla comunità internazionale (aiuto), l’esercito di Assad stesso].
Gli uomini che fanno la guerra spesso sono travolti da circostanze che non possono evitare. Ma quelli che li muovono, quelli che muovono guerra, sono  uomini che vivono invano - o ben peggio; gente di cui potremmo fare a meno. Mentre non vivono invano mai Nabil e gli uomini e donne come lui.



La tristissima notizia della sua morte segue di poco quella, altrettanto tragica, dell'uccisione dell'ultimo pediatra di Aleppo - Muhammad Passim Moaz, ucciso alla fine di aprile in un bombardamento che ha colpito l’ospedale di Al Quds.


Il solo segnale di risposta in grado di dare qualche conforto viene dall’offerta di aiuto dell'Associazione Pediatri spagnola; il solo, ma pur sempre un segnale.
In attesa che le notizie ci raccontino della sparizione, finalmente, dell'ultimo dittatore, l'ultimo trafficante d'armi, l'ultimo sanguinario fanatico, l'ultimo assassino, l'ultimo stupratore...

sabato 7 maggio 2016

Fermare il TTIP: manifestazione nazionale a Roma

Sabato 7 maggio 2016, a Roma, h. 15 in Piazza della Repubblica: mentre i negoziati per il TTIP sono in una fase decisiva finalmente l'Italia scende in piazza con una grande manifestazione nazionale, come già avvenuto in molti altri paesi in Europa e negli USA (vedi anche la manifestazione europea dell'11 ottobre 2014). 

Tra Unione Europea e USA si sta negoziando da quasi 3 anni il Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP), il cui obiettivo, al di là della riduzione dei già esigui dazi doganali, è di ridefinire le regole del commercio e dell’economia mondiale, anche attraverso l’armonizzazione di regolamenti, norme e procedure su beni e servizi prodotti e scambiati nelle due aree. Ma non è una mera questione tecnica.
Il TTIP minaccia di incidere pesantemente su tutti gli aspetti del nostro quotidiano: alimentazione e sicurezza alimentare, prospettive di sviluppo economico e occupazionale, lavoro, diritti e beni comuni, gestione dell'ambiente e della salute; tutti temi che verrebbero armonizzati al ribasso, facendo fare a entrambi i continenti (Europa e Usa), notevoli passi indietro nelle rispettive conquiste di civiltà. Ci sarebbe ancora molto da ragionarci, da trattare e da correggere; ma benché le trattative siano ben lungi dal trovare un accordo su molti punti, si rischia un accordo frettoloso, voluto perché le trattative siano concluse prima che le elezioni statunitensi entrino nel vivo. E un accordo quadro generico consentirebbe, poi, di procedere alla definizione dei dettagli attraverso tavoli “tecnici” operanti con modalità ancor più segrete e opache di quelle, già gravissime, adottate fin qui.  

Questo sarebbe il miglior modo per depotenziare la protesta cha da 3 anni si estende a macchia d’olio su entrambe le sponde dell’Atlantico (in Italia con la campagna #stop-TTIP).

Una battaglia che ha unito comitati, associazioni di movimento, organizzazioni contadine e sindacali, consumatori, cittadine e cittadini, nel rivendicare appunto trasparenza e contestare la segretezza in cui si è sviluppto il negoziato sul TTIP.
Per saperne di più:  sabato 7 maggio 2016 il Manifesto è in edicola con uno speciale di 40 pagine sul tema.