giovedì 5 novembre 2015

Sessismo. Il recidivo Mineo e il gradino sempre più in basso


Cherchez la femme, sempre e comunque. E c’è sempre un gradino più in basso; il senatore Corradino Mineo [in questo senso recidivo: vedi questo post; e ricordando che altrove - qui - lo abbiamo citato anche in positivo] si candida a scenderli tutti per dimostrare che, ahinoi,  al peggio non c’è mai fine. Per le sue rovinose discese sceglie sempre lo stesso terreno, forse a lui più congeniale, quello trito e ritrito della misoginia sfrenata. Stavolta condita in salsa mafiosetta, con la penosa e anacronistica parodia del maschio siculo. “Renzi non si fa scrupoli, rivela conversazioni private, infanga per paura di essere infangato. E sa che io so. So quanto si senta insicuro quando non si muove sul terreno che meglio conosce, quello della politica contingente». Non pago, ecco la stoccata finale del senatore Mineo: «So  quanto possa sentirsi subalterno a una donna bella e decisa. Fino al punto di rimettere in questione il suo stesso ruolo al governo».
E così l’autonominatosi maître à penser della “sinistra sinistra” o “cosa rossa” si scaglia contro il “meschino, arrovinato da sta fimmina”. Poco importa chi sia l’arpia che prende a scappellotti il premier Renzi, tanto , ci rassicura Mineo, “lui sa che io so”. Per gli amanti del "cherchez la femme" c'è già chi scrive si tratti della ministra per le Riforme Maria Elena Boschi. Nel caso, c’è da notare come sia salita nella considerazione di Mineo. Un anno e mezzo fa, proprio durante il famoso dibattito su “Matteo ragazzino autistico”  (per rinfrescare la memoria, il già citato post) liquidava così la ministra: ”Si è convinta che poteva fare tutto, ma non è assolutamente in grado. Si è convinta che lei poteva trattare con Berlusconi e Calderoli, non è in grado". Il cammino della riforme (ogni critica politica è lecita e salutare, ma non è il caso del capolista Pd in Sicilia) ha dimostrato che a babbiare  è semmai il recidivo Mineo.
Che conferma di meritare un posto d’onore nell’Olimpo dei parlamentari misogini e sessisti, quali Barani e D’Anna e i tanti altri che si sono distinti per volgarità emeschinità. Poveri uomini vecchi (non solo anagraficamente) e ridicoli costretti a competere con donne giovani (e magari belle) e preparate. Cosa che di alcuni di loro proprio non si può dire
Cinzia Romano

1 commento:

  1. E' squallido, penoso e malevolo, incurante del male che può fare alle persone che tira nel mezzo, loro malgrado. Incommentabile e ingiustificabile.

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