mercoledì 22 aprile 2015

Il Pulitzer vince il premio Politicafemminile e Retedellereti

Premio PoliticafemminileRetedellereti al Pulitzer per aver premiato il Post and Courier, testata locale di Charleston, nella Carolina del Sud, per i suoi servizi sul femminicidio. E non nella sezione dell'informazione locale, ma nella sezione più importante di tutte: quella per il pubblico servizio, o del giornalismo per il bene pubblico. 
Il Pulitzer è stato riconosciuto per l'inchiesta sulla violenza contro le donne Till Death do us part - finché morte non ci separi.

Questo lavoro, mostrando il vero senso di una realtà che viene normalmente tollerata come un fatto statistico, astratto e inevitabile, e come le autorità dello Stato abbiano fatto poco o niente per prevenire, né per proteggere le donne o soccorrerle, ha anche messo in evidenza la necessità di mettere in agenda forti azioni di contrasto.
La serie di servizi prende le mosse da un fatto che - è importante rilevarlo - si ripete in tutti i paesi del mondo: il massacro costante di moltissime donne da parte degli uomini. Solo nel South Carolina oltre 300 donne sono state uccise negli ultimi 10 anni tra le pareti domestiche - strangolate, accoltellate, colpite con armi da fuoco, bruciate - una ogni 12 giorni. Impressionante, se si considera che tutta la popolazione di quello Stato non raggiunge i 4milioni di persone. Una tragedia sociale che (come nota l'inchiesta premiata) affonda le sue radici nella devastazione culturale pervasa da sessismo violento.
Una ogni 12 giorni - e ricordiamo che la media italiana è di 1 donna ogni 2-3 giorni. Eppure i media (e non solo i nostri) si limitano in genere a relegare la faccenda nella cronaca, dedicano al massimo servizi pietistici, grondano di interpretazioni sciatte, terminologie conniventi, allusioni ad "atti passionali". E poi non parliamone troppo, che dopo un po' anche stufa - femminicidio, che barba - per non parlare dei campioni del negazionismo, che, in rete, intasano i post sul tema di commenti patologici.
Bene dunque la scelta del Pulitzer: puntando il dito sulla guerra contro le donne, dall'alto della sua autorità l'ha puntato anche sull'incapacità della grande informazione di essere all'altezza del problema.
Un esempio?
Si, facciamo un esempio per tutti: proprio all'ultimo 25novembre, nella giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, Giovanni Minoli - direttore di Rai 2, Rai 3, Rai Educational; che ha ideato e prodotto tra gli altri Mixer, Blitz, Quelli della notte, La Storia Siamo Noi, Un posto al Sole eccetera, che oggi conduce Mix24 e Mix24 La Storia - che spazio ha dedicato all'argomento in Mix24, il suo programma quotidiano su Radio24? una pillola denominata "quota rosa", di pochi secondi. Recitata dalla sua quotarosa personale Sara Tardelli, che ogni giorno ha il compito di liquidare in poche battute i temi che si ritengono "femminili". Ecco: il Pulitzer 2015 ha posto all'attenzione mondiale non solo una delle più gravi malattie che affligge le nostre società, ma anche la colpevole, sciatta connivenza di un'informazione anacronistica e miope, se non complice.




Pulitzer prizes 2015 - Ecco l'elenco di tutti i premi conferiti

Giornalismo

• Sezione  Public Service – Giornalismo per il bene pubblico - The Post and Courier, giornale locale della South Carolina, per la serie di servizi “Till Death Do Us Part” sulla violenza contro le donne nello Stato.

• Sezione Breaking News Reporting - Seattle Times per i servizi sull’enorme frana a nord di Seattle del marzo 2014.

• Sezione Investigative Reporting/giornalismo investigativo - a Eric Lipton del New York Times per l'inchiesta sull'influenza da lobby su procuratori e politici per dare impunità ai potenti; e alla redazione del Wall Street Journal per l'inchiesta “Medicare Unmasked” sulle assicurazioni sanitarie USA.

• Sezione Explanatory Reporting/rapporti esplicativi - a Zachary R. Mider di Bloomberg News per aver spiegato in modo semplice e interessante come le grandi aziende evadono il fisco.

• Sezione Local Reporting/notizie locali - Rob Kuznia, Rebecca Kimitch e Frank Suraci del Daily Breeze (giornale locale della California), per un’inchiesta sulla corruzione in un distretto scolastico.

• Sezione National Reporting/notizie nazionali - Carol D. Leonnig del Washington Post, per aver trattato gli scandali del Secret Service statunitense (il servizio di agenti che si occupa di proteggere il presidente degli Stati Uniti), e averne svelato le inefficienze.

• Sezione International Reporting/notizie internazionali - La redazione del New York Times per l'informazione su Ebola.

• Sezione Feature Writing/giornalismo di qualità - Diana Marcum del Los Angeles Times per l'informazione sulla siccità in California.

• Sezione Commentary/editoriali - Lisa Falkenberg dello Houston Chronicle per i suoi articoli di opinione sulla malagiustizia USA e le condanne di innocenti.

• Sezione Criticism/analisi critica - Mary McNamara del Los Angeles Times per aver indagato e spiegato come la TV influenza lo scenario culturale USA.

• Sezione Editorial Writing/editoriali - Kathleen Kingsbury del Boston Globe per aver scritto sugli operatori della ristorazione evidenziando le diseguaglianze economiche e il rovescio della medaglia dei "Menu economici".

• Sezione Editorial Cartooning/Cartooning editoriale - Adam Zyglis del Buffalo News.

• Sezione Breaking News Photography/fotografia informativa - I fotografi del St. Louis Post-Dispatch (giornale locale del Missouri), per l'informazione sulle proteste di Ferguson.

• Sezione Feature Photography/fotografia di qualità - il fotografo Daniel Berehulak, per le immagini sull’epidemia di Ebola per il New York Times.


Letteratura, musica e teatro

• Sezione Fiction/narrativa - "All the Light We Cannot See "di Anthony Doerr (pubblicato in Italia con il titolo Tutta la luce che non vediamo).

• Sezione Drama - "Between Riverside and Crazy" di Stephen Adly Guirgis.

• Sezione History/Storia - "Encounters at the Heart of the World: A History of the Mandan People" di Elizabeth A. Fenn.

• Sezione Biografia/autobiografia - "The Pope and Mussolini: The Secret History of Pius XI and the Rise of Fascism in Europe", di David I. Kertzer (pubblicato in Italia con il titolo Il patto col diavolo).

• Sezione Poetry/poesia - "Digest" di Gregory Pardlo.

• Sezione General non-fiction/saggistica - "The Sixth Extinction: An Unnatural History" di Elizabeth Kolbert (pubblicato in Italia con il titolo La sesta estinzione).

• Sezione Musica - "Anthracite Fields" di Julia Wolfe.




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