sabato 7 marzo 2015

Nulla faccia più velo al problema: quel rapporto di potere che è scopertamente la base stessa di ogni dominio e iniquità

Per questo 8 marzo Lea Melandri scrive contro l'8 marzo: con un tono che sembra tanto voler saltare inutili convenevoli per andare al sodo... qualcosa che non si deve più consentire venga coperto dal chiacchiericcio, offuscato da preamboli e distinguo - basta! qualcosa che non può più aspettare. E, si; come non condividere? Ora di andare all'essenziale.
Che nulla faccia più velo al problema: quello che Lea definisce uno dei rapporti di potere che oggi, molto più che in passato, appare scopertamente come la base di tutte le forme di dominio che la storia ha conosciuto, nella nostra come nelle altre civiltà
Si. Giusto, si dica con chiarezza che non di “cose di donne” stiamo parlando, ma dell’idea di virilità che ha deciso dei destini di un sesso e dell’altro, della cultura – e della storia che vi è stata costruita sopra, nel privato come nel pubblico. Che gli uomini [intesi come maschi, ndr] si prendano la responsabilità di interrogarsi sulla violenza di ogni genere perpetrata nei secoli dai loro simili, e che lo facciano, come hanno fatto le donne, partendo da se stessi, consapevoli che solo indagando a fondo nella singolarità delle vite e delle esperienze personali possiamo scoprire le radici di una visione del mondo che ci accomuna, al di là di spazi e tempi.
Vero, se non vogliamo storpiare o banalizzare il significato di ricorrenze come l'8 marzo, dobbiamo fare di ognuna un vero momento di riflessione: dobbiamo riconoscere gli interrogativi che vi sono connessi e guardare - davvero - alle aspettative di cambiamento che da lì si possono aprire.
E quali sarebbero i temi dell'8 marzo? Ma - soprattutto - ha senso scegliere fra un tema e l'altro? 
Se l'8 marzo dell'anno scorso abbiamo proposto di alzare il tiro
è perché tutto parte dalla relazione.
Ogni tema, dunque, è messo veramente a fuoco solo alla luce di questo e inderogabilmente nel tema più ampio della complessità
E 8 marzo: si.. perché no; non dimentichiamone la storia! E anche mimose si, perché no. Ogni gatto sarebbe d'accordo.

Ma che nessuno usi le mimose in modo da frapporle a tutto il resto; a questo dobbiamo vigilare.
Con un caldo abbraccio a Lea, e a tutte.

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