sabato 27 dicembre 2014

Congratulazioni Acuña! la tua vittoria è una speranza per tutto il pianeta

Chì è Màxima Acuña? una piccola coltivatrice indigena peruviana, che per 4 anni ha resistito coraggiosamente agli attacchi violenti, supportati da polizia e istituzioni, di una multinazionale mineraria.

Lei e i suoi famigliari picchiati, intimiditi e arrestati - ma sempre sostenuti dal movimento delle donne peruviane e da altre associazioni per i diritti  e per la sostenibilità (come Grufides) - e alla fine hanno vinto: 


La compagnia Yanacocha, che nel suo sito si vanta di estrarre in modo sostenibile (!) era decisa a trasformare quella terra in una miniera d'oro a cielo aperto. Un progetto fieramente osteggiato da Acuña de Chaupe che con la sua famiglia ha continuato a presidiare il terreno, subendo per quasi 4 anni ogni sorta di intimidazioni e attacchi fisici e legali.
A causa della sua resistenza a lasciare la sua stessa terra in balia degli estrattori minerari, Acuña è stata anche accusata di “usurpazione aggravata" (!) per invasione abusiva di suolo, dalla compagnia stessa, spalleggiata dalle autorità: accusa che nell’agosto scorso è valsa a lei, e ad altri 3 membri della famiglia, la condanna a due anni e otto mesi di reclusione, oltre a una multa in denaro.
Ma questa pesante condanna è stata annullata dalla sentenza d’appello dei giorni scorsi, con cui la Corte di Cajamarca le ha dato ragione. Ecco le sue parole: Voglio ringraziare i giudici della Corte di giustizia di Cajamarca, per aver applicato la giustizia in modo imparziale, senza permettere che i lavoratori agricoli soffrano per mano di Yanacocha. Prego Dio di prendersi cura di loro. Durante questi quattro anni molte autorità mi hanno torturato, diffamato e perseguitato. Ma oggi abbiamo visto che a Cajamarca c'è una autorità onesta.
La vittoria di Acuña è un importante punto a favore di tutte le resistenze locali alla predazione senza fine da parte delle multinazionali. Festeggiamola anche noi. 
Una piccola donna ha sconfitto forze molto potenti; la sentenza che le dà ragione è una vittoria di tutto il Pianeta che resiste alla implacabile distruzione della vita in nome del profitto. 

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