mercoledì 19 giugno 2013

Dal dire al fare: nasce la piattaforma partecipativa Tu Parlamento

Oggi a Roma la conferenza stampa di presentazione della piattaforma partecipativa "Tu Parlamento". L'appuntamento per la stampa alle h. 15 presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica.
Da quel che si vede per ora, ecco un’iniziativa che ci piace, che sembra un'assoluta novità nel panorama politico italiano - e che pensiamo di poter definire, a pieno titolo, un’azione in sintonia con il nostro concetto di politica femminile. Perché (per una volta!), intende realizzare strumenti di cui tutti parlano, ma che nessuno mette in atto: strumenti per la trasparenza e vero sforzo partecipativo. 
E non sarà un caso se la promotrice è una donna: di partito, si; ma che si è sempre caratterizzata come indipendente dagli apparati. E che fra le parlamentari e i parlamentari promotori (in quanto primissimi aderenti), per una volta la democrazia paritaria sia rispettata! Nel complesso i parlamentari che presentano il progetto sono 19: di cui ben 11 donne contro 8 uomini. E già questo è un segno.
E cosa sarebbe, questa piattaforma?
Forse qualcuno ricorderà, tre mesi fa, lo scambio di battute fa Jacopo Fo e la senatrice del Pd Laura Puppato riguardo all’intenzione di creare una piattaforma partecipativa che coinvolgesse attivamente parlamentari e cittadini. Era ancora il momento in cui sembrava possibile un accordo fra Pd e Movimento 5 Stelle, che ci salvasse dalla sciagura delle larghe intese - trattativa in cui Puppato si era spesa moltissimo, cosa che era stata notata da Jacopo Fo, a sua volta impegnato, nei suoi ambiti di movimento, per lo stesso obiettivo. E' dal loro incontro che ha preso forma l'idea di un progetto ambizioso, che ai più era sembrata una boutade. Ma ecco che Puppato, dal dire è passata al fare: la piattaforma è pronta. Domani, 19 giugno, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione. Scrive lei stessa sul suo profilo fb
Ci siamo: la piattaforma "Tu-Parlamento" che vi avevo promesso parte. Domani 19 giugno, h. 15, sala Nassirya del Senato, la conferenza stampa di presentazione. La nuova piattaforma on line permetterà finalmente ai cittadini di avanzare direttamente, sulla base di un Patto Partecipativo, proposte al Parlamento per elaborare una politica efficiente e vicina alla popolazione, e per affrontare nello stesso modo le emergenze politiche, economiche e sociali del Paese. Un meccanismo di democrazia partecipata, e innovativo per l'Italia, che consente a tutti, di seguire, in un ambiente basato sul software LiquidFeedback, un percorso di costruzione collaborativa, con fasi di discussione e di sostegno, e infine di voto di proposte. I parlamentari possono poi assumere, e portare all’interno della loro attività parlamentare e legislativa, le proposte approvate, facendosi garanti di seguirne l'iter in parlamento. Aspettiamo tutti voi a dare il vostro contributo. E' la piattaforma partecipativa di tutti: è la vostra piattaforma.

Puppato aggiunge anche, nei commenti: 
questa piattaforma è aperta a tutti: aspettiamo tutti i parlamentari disposti a mettersi in gioco. Certo, è un impegno in più! e non da poco. Ma anche ricostruire un paese non è uno scherzo, bisogna darsi da fare, e trovare modi nuovi per farlo. Iniziamo a proporre. Più la politica è deludente, e più i cittadini devono mettere alle strette chi dispone. Servono strumenti nuovi per non restare insabbiati in una politica ormai in panne, e per farlo anche noi parlamentari abbiamo bisogno dei cittadini. Ci saranno perplessità, le cose nuove vanno sperimentate; ma vi chiedo, se volete, di partecipare all'esperimento. Vi sarò grata se vorrete aiutare a far conoscere il più possibile la piattaforma e se vorrete invitare altri a partecipare.. e mi raccomando: invitate anche i parlamentari che conoscete.

Brava. Da parte nostra, facciamo gli auspici di maggior successo a lei e tutt* coloro che hanno reso possibile questa sfida. Siamo particolarmente felici di vedere, tra le promotrici e i promotori, anche il nome di Josefa (Sefi) Idem: una ministra che si sta conquistando seriamente la fiducia delle donne; a partire dal metodo. Quel metodo che è sostanza.
E speriamo di vedere molte altre seguire il suo esempio: amiche parlamentari, partecipate! Questo si presenta come uno strumento che può, davvero, favorire una nuova politica: uno strumento di tutte e di tutti; ci auguriamo che le donne parteciperanno da protagoniste.

Alla Conferenza Stampa, insieme alla senatrice Puppato, presenteranno il progetto Fiorella De Cindio e Mario Sartori della Fondazione RCM
I primi e le prime parlamentari aderenti sono: Donatella Albano (Pd), Ilaria Borletti Buitoni (Sc), Ilaria Capua (Sc), Felice Casson (Pd), Pippo Civati (Pd), Paolo Corsini (Pd), Loredana De Petris (Sel), Sandro Gozi (Pd), Josefa Idem (Pd), Simona Malpezzi (Pd), Corradino Mineo (Pd), Stefania Pezzopane (Pd), Lucrezia Ricchiuti (Pd), Ivan Scalfarotto (Pd), Annalisa Silvestro (Pd), Alessio Tacconi (M5S), Walter Tocci (Pd).  

5 commenti:

  1. Mi auguro che finalmente interveniate sulla direttiva Europea del 1991 (legge contro il mobbing)che riusciate ad emanare una legge che renda reato penalmente perseguibile,come ci chiede l'Europa da dodici anni.

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  2. brava Laura, siamo felici di questo debutto! è veramente un.. "progetto delle donne", a cui auguriamo il massimo successo

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  3. Un modo autentico di tornare a partecipare, risvegliare le coscienze, ma soprattutto rimettere in circolo un pò di sana adrenalina, mentre camminiamo, e diciamolo pure, sull'orlo della catastrofe. Sraebbe bello salvare l'Italia dal suo suicidio, per questo una speranza occorre, a chi pur realista,non ama essere catastrofisti ad ogni costo

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    1. eppure, con stupore, oggi ho visto che la stampa ha quasi ignorato la notizia. Considerato che il refrain (peraltro assai giustificato) politici tutti-ladri-e-fanigottoni occupa i media in modo notevole e da tempo, mi sarei aspettato che la novità politici-seri-che-ci-provano-e-si-impegnano avrebbe avuto un certo risalto

      e invece no. Come mai? dobbiamo dare ragione a Travaglio che dice che è perché "i giornali sono tutti dei partiti, e ai partiti non conviene fare spazio a trasparenza e impegno"?
      se così fosse, a maggior ragione queste iniziative VANNO SOSTENUTE dai cittadini. Abbiamo tutte le ragioni di lamentarci, e le stesse ragioni ci devono spingere a sostenere FATTIVAMENTE ogni sforzo in direzione ostinata e contraria.

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  4. una grande idea ...grazie

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