sabato 25 maggio 2013

La giornata di una donna di Barletta: secondo Alfarano, aspirante sindaco

Care donne di Barletta, davvero vi riconoscete nel "modello positivo" di donna e di famiglia che il  sig. Alfarano, aspirante sindaco della vostra città, propone nel suo spot elettorale? 
Mi dispiace, non ci crediamo: ecco dunque un'ottima ragione per non votare un politico non solo implacabilmente retrivo, ma che per giunta si autodenuncia in modo talmente plateale. Qualcuno [la sinistra al caviale?] lo ha avvisato, di aver fatto un autogol - e da qualche canale il video è scomparso, ma non dal suo
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Resta anche su Repubblica ma.. nel triste caso dovesse sparire, abbiamo fatto volentieri lo sforzo di estrapolare il monologo della casalinga di Barletta, che qui vi riproponiamo integralmente. Una preziosa testimonianza da conservare, una perla da non perdere. Eccolo dunque: musica dolce e commovente. Lei, coi riccioli bruni, e dolcemente sovrappeso, indossa una maglietta con la scritta "love", e, intenta alle faccende di casa, riflette protettiva, fra sè e sè:
Ce la metto tutta.. ogni giorno mi sveglio per prima. Preparo la colazione alle bambine, i vestiti a mio marito, [a un uomo adulto, perfino i vestiti ogni mattina??! ndr] le cartelle, e li mando a scuola. Poi comincio a sistemare la casa, a fare i letti, i bagni, apro le finestre, e faccio cambiare l’aria. Quanto mi piace sul viso l’aria fresca della mattina! [la donna modello è disposta a fare a sè stessa anche qualche concessione: un respiro profondo mentre cambia l’aria viziata della casa, ndr]. Mentre pulisco, penso a cosa gli preparerò da mangiare, 5 persone, e ognuno vorrebbe una cosa diversa.. eppoi quando tornano a casa c’hanno pure da dire! C’è sempre qualcuno che dice: ma perché hai preparato la verdura, lo sai che non mi piace! Non fa niente, sono ragazzi. Finito di mangiare loro si mettono a guardare la televisione, io metto a posto. Sparecchio, faccio i piatti, lavo a terra, rifaccio la cucina. Mio marito ritorna a lavorare [bè, certo, deve "mantenere" la moglie, ndr], le ragazze a studiare, io ne approfitto per stirare, fare la lavatrice, stendere i panni, con la piccola tra le gambe che gioca con le mollette. E’ già arrivata la sera! Preparo la cena a mio marito che torna, mangia, è stanco e si mette a vedere la televisione, mentre io [che non faccio niente tutto il giorno, ndr] metto a posto. Quando ho finito, torna la grande, che sempre arrabbiata arriva! E se ne va in camera sua. Bè, è l’età! Bè, io me ne vado a dormire, che domani ricomincia un’altra giornata. Io non mi lamento, non dico niente, lo faccio per loro, loro sono la gioia della vita mia, la mia famiglia: io non chiedo niente per me, a me basta che stanno bene, che sono felici loro. La cosa che mi dispiace è che si sta spegnendo la luce nei loro occhi. Mio marito ha le spalle larghe, ma pure lui ha paura, tanti amici suoi hanno perso il lavoro e non sanno come andare avanti, come mettere il piatto sul tavolo. E ti vedi questi uomini, mortificati, che non si sentono più uomini [si sentiranno donnette? Ndr] perché non si sentono più in grado di badare la loro famiglia. E' brutto, è brutto assai. Io non dico niente per me, non mi lamento [ci mancherebbe altro mi venisse in mente di reclamare un lavoro, rubandolo agli uomini, ndr]. Però, Giovanni, quanto volevo che le cose cambiavano! [sos congiuntivi, ndr]. Così almeno, tornano a casa, mi fanno un sorriso, e io me ne vado a dormire stanca, ma contenta! 
La musica si spegne sfumando. Compaiono in sovraimpressione gli slogan: Cambia Barletta. Adesso puoi. Alfarano Sindaco.
In una successiva conferenza stampa, Alfarano ha dichiarato che il suo bellissimo spot, che rappresenta una situazione reale (ed è proprio questo, che ci preoccupa!), è stato attaccato dalla sinistra al caviale che ignora i veri problemi.  Eccola, la parola chiave: i veri problemi. 
Che si sa, sono quelli degli uomini. Non per niente questo è l'argomento principe con cui sono state attaccate da sempre tutte le battaglie delle donne, incluse quelle per il suffragio universale. Il nostro consiglio, invece, è: votate donna! e scegliete bene.






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2 commenti:

  1. Ma le bambine (compresa la grande che torna a casa giustamente arrabbiata) a scuola che ce le manda a fare? Per imparare il mestiere di casalinghe? Sicura che servirà? Non basterebbe la televisione?

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  2. FANTASTICO! una pagina indimenticabile di spassosa tragicommedia politica all'italiana

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